Intanto, il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov è stato costretto a rinunciare alla visita in Serbia dopo che diversi paesi europei hanno chiuso lo spazio aereo al suo volo. "L'impensabile è accaduto": così Lavrov ha commentato la decisione di diversi Paesi europei di chiudere i propri spazi aerei al suo volo, costringendolo a rinunciare alla prevista visita alla Serbia, Paese "amico" di Mosca. Per il ministro dell'interno serbo Aleksandar Vulin, quelli che hanno impedito l'arrivo del ministro Lavrov a Belgrado "non vogliono la pace e sognano la sconfitta della Russia".
Dopo oltre un mese, la guerra torna a Kiev: un bombardamento russo ha colpito una fabbrica nella zona orientale della capitale ucraina. E Mosca minaccia la capitale Ucraina come possibile ritorsione dell'invio di lanciarazzi oltre gli 80 km confermata dai britannici. La Russia potrebbe colpire infrastrutture ucraine e istituzioni del governo di Kiev se all'Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio: è l'avvertimento lanciato dal capo della commissione difesa della Duma, la Camera bassa russa.
"Ricordo che la guerra è stata provocata dalla Russia, che è l'aggressore, e sta mietendo vittime tra i cittadini ucraini, che sono gli aggrediti. Noi continueremo a lavorare per la pace, continueremo a lavorare per un'escalation diplomatica, ma per volere la pace bisogna essere in due", dice il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, a Napoli.
Intanto, si terrà nei prossimi giorni a Istanbul una riunione a tre tra Onu, Russia e Ucraina per discutere dello sblocco alle esportazioni di grano attraverso i porti del Mar Nero. Lo riferisce la Cnn turca, secondo cui "la quarta riunione sulle esportazioni di cereali dai porti ucraini si terrà a Istanbul nei prossimi giorni….Parteciperanno rappresentanti di Ucraina, Russia e Nazioni Unite".
Arriva anche l'appello del Papa "ai responsabili delle nazioni: non portate l'umanità alla rovina". "Si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco", ha detto Francesco al Regina Coeli parlando del conflitto in Ucraina. E ha aggiunto:?«Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, lo vediamo sui media tutti i giorni. Si abbia il rispetto della vita umana, si fermi la macabra distruzione di città e di villaggi dappertutto. Continuiamo per favore a pregare, a impegnarci per la pace senza stancarci".
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