Le donne con figli hanno in media salari inferiori a quelle che non ne hanno avuti e questa differenza è calcolabile in circa 5,700 euro annui. La stima è dell'Inps che nella Relazione annuale spiega come su questo dato pesi il largo utilizzo del part time e percorsi di carriera che se prima della maternità erano sovrapponibili poi cambiano lasciando coloro che hanno avuto figli con percorsi più accidentati.
«A quindici anni dalla maternità - scrive l'Inps - i salari lordi annuali delle madri sono di 5.700 euro inferiori a quelli delle donne senza figli rispetto al periodo antecedente la nascita». I salari settimanali delle donne che hanno avuto figli rispetto alle lavoratrici che non ne hanno avuti - spiega il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico - «crescono del 6% in meno, le settimane lavorate in meno sono circa 11 all'anno e l'aumento della percentuale di madri con contratti part-time è quasi triplo rispetto a quello delle donne senza figli.
Per Tridico «sarebbe utile prevedere ad esempio uno sgravio contributivo per donne che rientrano in azienda dopo una gravidanza, aiutando così l'occupazione femminile e riducendo le possibilità di indebite pressioni sulle scelte delle lavoratrici. Per ogni neoassunta, entro tre anni dall'assunzione, che vada in maternità e rientri al lavoro, l'azienda otterrebbe un esonero contributivo per tre anni».