Giornata vittime Covid, Draghi, "Stato c'è e ci sarà. Bergamo simbolo di dolore e riscatto"

Giornata vittime Covid, Draghi, "Stato c'è e ci sarà. Bergamo simbolo di dolore e riscatto"
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Giovedì 18 Marzo 2021, 13:00
(Teleborsa) - Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato a Bergamo per celebrare la prima Giornata nazionale delle vittime del Covid. La data prescelta è quella del giorno in cui l'anno scorso una colonna di camion dell'esercito uscì dal cimitero bergamasco per portare le troppe bare in crematori di altre città e regioni. Una immagine potente e drammatica rimasta impressa nelle menti di ciascuno di noi.

Alle ore 11 il Premier è arrivato al Cimitero monumentale per deporre una corona di fiori davanti alla stele alle vittime, su cui è incisa una poesia di Ernesto Olivero e dove anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto una corona di fiori il 28 giugno dello scorso anno. Un minuto di silenzio e di raccoglimento per Mario Draghi che poi si è spostato al parco della Trucca, antistante l'Ospedale Papa Giovanni XXIII simbolo della lotta al Covid, per l'inaugurazione del Bosco della Memoria, ideato dall'Associazione Comuni Virtuosi e condiviso con il Comune di Bergamo per soggiornarvi 850 alberi di ogni specie, dove ha piantato un tiglio donato dal Comune di Buccari, nel Siracusano. Un'opera per ricordare la tante vittime della pandemia, il cui numero è ben più alto delle cifre ufficiali per le difficoltà di correlare i contagi con i decessi avvenuti lontano dalle strutture sanitarie.


"Vorrei che mi sentiste vicino, nella tristezza e nella speranza. Lo Stato c'è e ci sarà",
queste le prime parole pronunciate dal Premier in apertura della cerimonia di Bergamo. Quindi, rivolgendosi direttamente ai bergamaschi ha detto: "avete vissuto giorni terribili, in cui non vi era nemmeno il tempo di piangere i vostri cari, di salutarli e accompagnarli per l'ultima volta". "Non possiamo abbracciarci, ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti ancora più uniti. A partire da qui, da questo luogo che ricorda chi non c'è più. In questa città non vi è nessuno che non abbia avuto un familiare o conoscente colpito dal virus", sottolinea ancora il Presidente del Consiglio che aggiunge: "Sono tante le immagini di questa tragedia, che hanno colpito tutti, in Italia e nel mondo. Una su tutte è indelebile: la colonna di camion militari carichi di bare. Era la sera del 18 marzo, esattamente un anno fa", ricorda elogiando "Tutta la comunità bergamasca che ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione. Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l'ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese."

Quel che è successo non deve mai più succedere. "Ricordare ci aiuta a fare buone scelte per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del lavoro dei cittadini. Ricordare i tanti e magnifici esempi di "operatori del bene" espressi nell'emergenza da questa terra ci dà la misura della sua capacità, del suo sacrificio", dice Draghi ricordando "gli operatori dell'ospedale Papa Giovanni XXIII che "in questi mesi hanno dato un contributo straordinario di professionalità e di dedizione, spesso pagato con la vita. Vorrei ricordare il miracolo - e non si può definire diversamente - dell'ospedale da campo della Fiera di Bergamo. Allestito in pochi giorni dagli Alpini, dalla Protezione Civile e dagli artigiani volontari. E sostenuto dalla grande generosità dei cittadini bergamaschi. Il sindaco Giorgio Gori ricorda nel suo libro - che ha come titolo "Riscatto" - anche i mille volontari, ragazze e ragazzi, che hanno aiutato le persone in difficoltà. Il sindaco li ha chiamati, a ragione, i "nuovi mille" di Bergamo".

Quanto alla sospensione del vaccino AstraZeneca "è da ritenersi temporanea e precauzionale, quale che sia la decisione dell'EMA (attesa per oggi, ndr), la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità e gli stessi obiettivi", garantisce il Premier che rassicura: "l'incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche".
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