FABRIANO - Prosegue la cassa integrazione all’Elica. Anzi, si intensifica, se si considera che da lunedì prossimo l’ammortizzatore sociale interesserà tutto il personale del sito produttivo di Mergo: 500 dipendenti. I sindacati, che ribadiscono la necessità di un incontro con il management (una richiesta in tal senso è stata già inviata nei giorni scorsi all’azienda e a Confindustria), la settimana prossima convocheranno assemblee con i lavoratori negli stabilimenti del cooking, ma intanto esprimono grande preoccupazione per una situazione che non sembrerebbe in linea con quanto ipotizzato di recente dagli stessi vertici del gruppo.
«Nonostante le rassicurazioni avute meno di un mese fa - sottolinea la segreteria provinciale della Fiom - è stata aperta la cassa integrazione nell’impianto di Mergo: inizialmente per un centinaio di persone, ma dalla settimana prossima verrà estesa a tutto il personale dello stabilimento, con una riduzione significativa dell’orario di lavoro del 25%.
Ora, le parti sociali chiedono un’inversione di rotta. «L’unica strada da intraprendere - osserva la Fiom - è quella in continuità con i percorsi dell’ultimo periodo, con la piena occupazione, in coerenza con gli impegni presi dai vertici e con i valori di Elica, la quale, come più volte ribadito, mette la responsabilità sociale e il bene delle persone al centro di tutto. Si deve puntare sul prodotto per garantire una prospettiva di medio-lungo periodo agli impianti italiani e ringraziare i dipendenti, portando loro lavoro».