Dimissioni, è boom di chiusure di rapporti di lavoro oriiginate dalla volontà dei lavoratori dipendenti: +31,7% in sei mesi, fa sapere l'Inps. E, purtroppo, nello stesso periodo sono raddoppiati i licenziamenti di natura economica.
Sono 1.080.245 le dimissioni dal lavoro registrate dall'Inps nei primi sei mesi del 2022 con un aumento del 31,73% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo si legge nelle tabelle dell'Osservatorio sul precariato dell'Istituto secondo le quali nello stesso periodo sono raddoppiati i licenziamenti di natura economica (da 135.115 a 266.640). Il confronto con il 2021 risente del fatto che nei primi sei mesi era ancora in vigore il blocco dei licenziamenti per fare fronte alla crisi economica scatenata dalla pandemia.
Contratti a tempo indeterminato
Nei primi sei mesi dell'anno i datori di lavoro privati hanno fatto 4.269.179 assunzioni e 3,322.373 cessazioni di contratto di lavoro per un saldo positivo che supera i 946mila contratti. È quanto emerge dall'Osservatorio Inps sul precariato secondo il quale la variazione dei contratti a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni meno cessazioni da contratti a tempo indeterminato) è stata positiva per 255.341 unità, di molto superiore a quella registrata nei primi sei mesi del 2021(erano 113.042).
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— Leggo (@leggoit) September 15, 2022
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