Decreto Proroghe, approvato testo in Cdm: tutte le misure

Decreto Proroghe, approvato testo in Cdm: tutte le misure
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Venerdì 30 Aprile 2021, 09:45
(Teleborsa) - Smart working, validità dei documenti di riconoscimento, bilanci degli enti locali e delle Camere di Commercio, poteri speciali nei settori di rilevanza strategica, patenti, norme anti-Covid per alleggerire l'affollamento nelle carceri. Questi alcuni degli ambiti interessati dagli 11 articoli del decreto legge Proroghe approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Nel testo non compare la norma-scudo sulle concessioni balneari, che si pensava di inserire per evitare che i Tar, sulla base del conflitto fra misure nazionali ed europee, rischino di bloccare qualche riapertura alla vigilia della stagione estiva. Grande assente anche il nodo delle cartelle esattoriali. Dal 3 maggio, senza interventi, l'Agenzia delle Entrate riprenderà le sue attività e sbloccherà oltre 35 milioni di cartelle ferme dall'inizio della pandemia. Come previsto dal decreto Sostegni l'invio sarà diluito in due anni ma, senza dubbio, lo sblocco impatterà sulle attività che ancora stentano a riprendersi dalla crisi. Tra gli emendamenti al decreto Sostegni all'esame del Senato potrebbe, tuttavia, essere inserita una proroga selettiva, solo per chi è più in difficoltà.

Smart working –
Sul fronte del lavoro, il testo prevede il rientro in ufficio per i dipendenti della Pubblica amministrazione. Il decreto cancella, infatti, a partire da maggio, la soglia minima del 50% facendo saltare l'obbligo di far lavorare in smart working un dipendente pubblico su due. Il regime semplificato resterà in vigore fino a che la cornice per il lavoro agile non sarà regolata dai contratti, e comunque non oltre il 2021. Nel testo si legge che le amministrazioni "fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi" e "non oltre il 31 dicembre 2021", in deroga alle misure del 17 marzo 2020, "organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di lavoro, rivedendone l'articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l'utenza, applicando il lavoro agile, a condizione che l'erogazione dei servizi rivolti a cittadini ed imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente". Ma oltre a cancellare la soglia minima del 50% prevista durante l'emergenza, il decreto smonta anche le regole a regime: dal 2022 con l'adozione dei Piani organizzativi per il lavoro agile, i cosiddetti Pola, non sarà più obbligatorio riprogrammare a casa il 60% delle attività che si possono svolgere da remoto, e anche il limite minimo previsto in caso di mancata adozione dei piani viene dimezzato al 15% anziché al 30%. Per quanto riguarda il settore privato, l'estensione al 30 settembre del regime di lavoro agile emergenziale, annunciata nei giorni scorsi dopo il tavolo tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e le parti sociali, non è stata inserito nel decreto proroghe. A quanto si apprende la proroga per il settore privato troverà il suo veicolo legislativo nel decreto sulle riaperture, in fase di conversione in Senato, tramite un emendamento.

Le altre misure –
Il decreto proroga al 31 dicembre il rafforzamento delle norme sul golden power come conseguenza del Covid-19. Lo scorso dicembre il rafforzamento, che è sostanzialmente un ampliamento degli obblighi di notifica, era già stato prorogato al 30 giugno. È estesa, inoltre, al 30 settembre 2021 la validità delle carte d'identità e dei documenti scaduti nel corso della pandemia. Sul fronte degli enti locali il termine per la deliberazione dei rendiconti di gestione per l'esercizio 2020 è prorogato al 31 maggio 2021. Per l'esercizio 2021, il termine per la deliberazione del bilancio di previsione slitta al 31 maggio 2021 e fino ad allora è autorizzato l'esercizio provvisorio. È differito al 30 giugno il termine per l'adozione dei bilanci d'esercizio delle Camere di commercio, delle loro Unioni regionali e delle relative aziende speciali riferiti all'esercizio 2020, che era fissato al 30 aprile. Le imprese ferroviarie avranno tempo fino al 15 maggio per la rendicontazione necessaria per ottenere i benefici a compensazione delle perdite subite a causa dell'emergenza da Covid e il ministero delle Infrastrutture avrà tempo fino al 15 giugno 2021 per emanare il decreto ministeriale con il riparto delle risorse. Le navi da crociera iscritte nel Registro Internazionale, in deroga alle norme vigenti, possono effettuare servizi di cabotaggio, fino al 31 dicembre 2021, previo accordo da stipularsi tra le associazioni datoriali e sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore privato dell'industria armatoriale. Infine, le misure urgenti anti-Covid per le carceri sono prorogate fino al 31 luglio, termine attuale della fine dello stato di emergenza.
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