Covid, via libera dell'Ema a vaccini adattati per Omicron

Covid, via libera dell'Ema a vaccini adattati per Omicron
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Giovedì 1 Settembre 2022, 20:30
(Teleborsa) - Il comitato per i medicinali umani dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha raccomandato di autorizzare due vaccini adattati per fornire una protezione più ampia contro il Covid-19. Si tratta di Comirnaty Original/Omicron BA.1 e Spikevax Bivalent Original/Omicron BA.1, di Pfizer Biontech e Moderna.

I vaccini, secondo quanto annuncia l'Ema, sono destinati a persone di età pari o superiore a 12 anni che hanno ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro Covid-19. Il 5 settembre si pronuncerà l'Aifa.

Nelle ultime 24 ore – secondo i dati emersi dal bollettino del ministero della Salute – in Italia si sono registrati 20.503 nuovi casi di Covid (ieri sono stati 21.817) e 68 morti (ieri 90). Dall'inizio della pandemia i contagi nel nostro Paese sono stati almeno 21.888.255 e i decessi 175.663. I tamponi molecolari e antigenici processati sono 155.751, ossia 11.744 in meno rispetto a ieri. Il tasso di positività è al 13,2% contro il 13% di ieri.

Sul fronte degli ospedali i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -129 (ieri -336), per un totale di 4.962 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva sono -6 (ieri -13) per un totale di 207, con 18 ingressi in rianimazione (ieri 17). Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 21.078.398 e 32.169.

Gli attuali positivi risultano essere in tutto 634.194, pari a -11.739 rispetto a ieri. A livello regionale il maggior numero di contagi si registrano in Lombardia (+2.972 casi) e Veneto (+2.513 casi).



Nell'ultima settimana – secondo i dati diffusi oggi dalla Fondazione GIMBE – tornano a calare i casi di Covid-19 in Italia (-15,8%). In calo anche le terapie intensive (-11%), i ricoveri ordinari (-14,9%) e i decessi (-24,4%).

"Dopo il rimbalzo della scorsa settimana – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – il numero dei nuovi casi settimanali torna ad assestarsi intorno a quota 149mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 21 mila casi al giorno, documentando che da metà agosto, al di là di modeste oscillazioni, la curva è in fase di plateau» (figura 4). In tutte le Regioni si registra un decremento percentuale dei nuovi casi (dal -3,2% della Basilicata al -32% della Sardegna) (tabella 1). Rispetto alla settimana precedente, in 98 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1,3% di Parma al -43% di Gorizia), nelle restanti 9 Province si rileva un incremento (dal +0,3% di Torino al +23,6% di Lecco). L'incidenza si attesta sotto i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province. In questa fase di relativa stabilità dei nuovi contagi – conclude Cartabellotta – la discesa della quinta ondata si è ormai arrestata e la circolazione virale rimane elevata: al 30 agosto oltre 660 mila positivi (numero ampiamente sottostimato), un tasso di positività dei tamponi antigenici al 16% e una media di oltre 21 mila nuovi casi al giorno. Numeri destinati ad aumentare con la ripresa delle attività lavorative, la riapertura delle scuole, la maggiore frequentazione dei luoghi chiusi, la decadenza dell'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici dal 30 settembre e la ventilata riduzione del periodo di isolamento da 7 a 5 giorni previo test negativo e da 21 a 15 giorni per i positivi. D'altro canto, nonostante i ripetuti allarmi, Centaurus sta circolando da tre mesi senza prendere il sopravvento su Omicron 5 e l'European Centre for Disease Control and Prevention la classifica come variante di interesse e non di preoccupazione: è in grado di eludere la risposta immunitaria, ma non ci sono evidenze di una sua maggiore trasmissibilità o gravità clinica. Sul versante popolazione suscettibile, invece, aumentano le persone a rischio di malattia grave: al 31 agosto si contano ben 15,2 milioni senza quarta dose, oltre a 892 mila non vaccinati, 1,88 milioni senza terza dose. Con la stagione autunnale in arrivo è necessario accelerare al massimo la vaccinazione di over 60 e fragili, senza attendere i vaccini aggiornati per i quali, tra l'altro, non esistono ancora prove di efficacia nel prevenire la malattia grave, sulla quale il vecchio vaccino rimane un'arma eccellente".

"Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione GIMBE – prosegue il calo dei ricoveri sia in area medica (-14,9%) che in terapia intensiva (-11%)». Dal 26 luglio in cinque settimane i ricoveri sono scesi rispettivamente da 434 a 226 in area critica e da 11.124 a 5.427 in area medica (figura 7). Al 30 agosto il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è dell'8,5% in area medica (dal 4,2% del Piemonte al 22,7% dell'Umbria) e del 2,5% in area critica (dallo 0% di Molise, Provincia Autonoma di Trento e Valle D'Aosta al 5% dell'Abruzzo) (figura 8). In calo anche gli ingressi in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi/die rispetto ai 23 della settimana precedente".








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