Covid, da oggi via l'obbligo di mascherina all'aperto: riaprono anche le discoteche

Covid, da oggi via l'obbligo di mascherina all'aperto: riaprono anche le discoteche
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Venerdì 11 Febbraio 2022, 08:45
(Teleborsa) - Da oggi stop all'obbligo di mascherina all'aperto anche se sarà obbligatorio averla con sé ed indossarla nelle situazioni di assembramento. Si tratta dell'inizio di un percorso che fino alla fine di marzo dovrebbe allentare sensibilmente gran parte delle restrizioni previste negli ultimi anni per contenere i contagi Covid. Riaprono anche le discoteche, il settore che è stato più penalizzato in questi due anni di emergenza e che, se si eccettua una piccola parentesi nell'estate del 2020, è rimasto sempre chiuso: dovranno mantenere una capienza del 50% al chiuso e si potrà stare senza la mascherina solo in pista.

Per il momento ci sono altre due date già fissate sul calendario: il 31 marzo, quando scadrà lo stato d'emergenza, e il 15 giugno, quando invece finirà l'obbligo di vaccinazione per gli over 50. Sul primo punto l'orientamento del governo è quello di non prorogarlo, soprattutto se si confermerà il calo dei contagi e dei ricoveri e per evitare fibrillazioni nella maggioranza. Diverso il discorso sul green pass, perché se è probabile che per i cinquantenni resterà la data del 15 giugno, altri interventi potrebbero essere anticipati, con le Regioni che già chiedono di accelerare.

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, non ha escluso che si possa dar seguito prima del 31 marzo ad una delle tante richieste delle Regioni fin qui stoppata dal governo, l'abolizione dell'isolamento per i positivi asintomatici. Un altro "anticipo" l'ha invece introdotto un emendamento di Italia Viva al decreto legge della vigilia di Natale in conversione al Senato e approvato in Commissione affari sociali: dal 10 marzo sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno. E sempre a marzo, dall'1, hanno già annunciato Speranza e il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, le capienze di stadi e palazzetti saliranno rispettivamente al 75% e al 60% con l'obiettivo di riaprirli completamente.



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