L’appuntamento è per questa mattina. Il decreto legge ristori da 13,4 miliardi di euro è all’atto finale. Ma è molto distante da quanto chiesto dai governatori.
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E che sia un passaggio chiave lo documenta anche il fatto che il governo ha posto la fiducia sull’approvazione per blindarlo.
Cassa integrazione
Ci sono altre 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria in deroga e assegno ordinario: si può accedere fino al 31 gennaio 2021. La platea dei beneficiari si estende a chi è stato assunto entro il 9 novembre 2020.
Sospesi mutui prima casa
Tutti i lavoratori in cassa integrazione, ma anche autonomi e professionisti, inclusi artigiani e commercianti potranno godere della sospensione del pagamento delle rate dei mutui prima casa per tutto il 2021.
Sconto a chi abbassa gli affitti
Nei comuni ad alta intensità abitativa lo Stato restituirà al proprietario dell’abitazione non in regime di cedolare secca la metà dello sconto applicato all’inquilino. Il rimborso avverrà fino a un massimo di 1.200 euro sui 12 mesi. Esempio: per una riduzione di 200 euro al mese, il proprietario di casa potrà contare su un rimborso massimo di 100 euro.
Sconti sulle bollette
Le bollette di imprese e professionisti inclusi nei codici Ateco stabiliti dal decreto subiranno una riduzione per le voci trasporto e gestione del contatore e oneri generali di sistema. Si tratta delle utenze in bassa tensione diverse dagli usi domestici e che fanno riferimento a imprese e liberi professionisti che hanno la partita Iva.
Contributi sospesi
Sospese le scadenze per pagare contributi e premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dovuti per il mese di novembre 2020. Prorogato al 31 gennaio il blocco dei licenziamenti.
Rinvio per la rottamazione
Prorogata al 1° marzo 2021 la scadenza per il pagamento senza sanzioni e interessi delle rate in scadenza nel 2020 per la rottamazione e per il saldo e stralcio degli omessi pagamenti delle imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali
Una tantum agli stagionali
Nuove indennità una tantum da 1000 euro per novembre e dicembre per i lavoratori stagionali (inclusi turismo e spettacolo), quelli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera. Per chi invece ha usufruito del reddito di emergenza sono previste altre due mensilità. Sempre per novembre e dicembre 2020 indennità di 800 euro ai lavoratori dello sport impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni.
Indennità a fondo perduto
Confermati i vari contributi a fondo perduto che erano stati inseriti e via via allargati dai 4 decreti Ristori. Gli indennizzi vengono erogati a favore dei soggetti colpiti dalle ultime restrizioni anti-Covid. I contributi si rivolgono a titolari di una partita Iva attivata in data antecedente al 20 ottobre 2020 e non cessate al momento di presentazione della domanda.
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