Cashback, erogato 95% dei rimborsi: ultimi accrediti in arrivo. Attesa la lista-vincitori del superpremio

Cashback, erogato il 95% dei rimborsi, in arrivo gli ultimi accrediti. Ancora attesa per la lista-vincitori del superpremio
Cashback, erogato il 95% dei rimborsi, in arrivo gli ultimi accrediti. Ancora attesa per la lista-vincitori del superpremio
di R.Ec.
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Lunedì 23 Agosto 2021, 16:53

Procedono spediti i primi pagamenti del cashback, la misura che incentiva l'utilizzo di carte e bancomat da parte dei cittadini voluta dal governo giallorosso e attualmente sospesa dal governo Draghi per le operazioni da luglio in poi. Il 95% dei rimborsi fino a 150 euro (per le operazioni tra gennaio e giugno 2021) sono stati erogati e la società concessionaria dei servizi assicurativi pubblici rispetterà il termine del 31 agosto per i rimanenti. Discorso ben diverso per il superpremio da 1500 euro che spetta ai cittadini più virtuosi nell'utilizzo della moneta digitale. I tempi sono decisamente più lunghi.

Cashback, quasi 1 miliardo di rimborsi: in arrivo gli ultimi accrediti

Dal 1° gennaio 2021 l'operazione cashback ha garantito a chiunque abbia realizzato almeno 50 operazioni con carte o bancomat fino allo scorso 30 giugno, un rimborso del 10% su una spesa massima di 1.500 euro. Quindi il premio può arrivare fino a 150 euro una tantum. Per avere i rimborsi i cittadini partecipanti (che sono stati 7,9 milioni) hanno dovuto scaricare l'app IO e inserirvi l'Iban (nella sezione "portafoglio") per il prossimo pagamento. A erogare i rimborsi è appunto la Consap, che riceve i dati sul cashback dalla piattaforma web PagoPa, associata all'app IO e chiede i soldi direttamente al Ministero dell'Economia. Il contributo fino a 150 euro, quindi, sta arrivando dallo scorso 12 agosto direttamente sul conto corrente indicato.

L’importo complessivo da liquidare è di 893,8 milioni di euro, a favore di più di 6 milioni di beneficiari totali. Ad oggi è stato pagato il 95% del totale, ma serviranno alcuni giorni per i consueti tempi tecnici d’accredito dei bonifici affinché gli ultimi utenti pagati vedano l’importo sul proprio conto.

In caso di mancato accredito o accredito inesatto rispetto a quanto risulta sull'app IO è possibile fare reclamo nell'apposita sezione del sito Consap dal 15 luglio 2021 fino al 29 agosto 2021. Una volta fatta la registrazione si può fare richiesta specificando la motivazione. Ma se si sono fatte delle transazioni non riconosciute e acquisite dall'app IO e dalla piattaforma PagoPa per problemi tecnici, in teoria Consap non può intervenire (anche se nel caso del cashback di Natale lo ha fatto, in parziale deroga rispetto alle norme vigenti).

Superpremio da 1500 euro, ancora attesa per la lista dei vincitori

Per quanto riguarda il superpremio, invece, sono in corso degli approfondimenti per stilare la graduatoria definitiva dei vincitori da parte di PagoPa.

Si dovrà attendere probabilmente la conclusione delle operazioni relative ai reclami gestiti dalla Consap.

In ogni caso i primi 100mila cittadini con il maggior numero di operazioni cashless valide, sempre fatte tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021, potranno ottenere il rimborso speciale da 1.500 euro. I soldi saranno erogati entro il prossimo 30 novembre.

Al momento è stata solo inviata una notifica a tutti i partecipanti direttamente sull'app IO, per fargli verificare se sono nell'elenco. In caso di parità tra i concorrenti, ha la priorità chi ha fatto l'ultima transazione valida prima degli altri. A prevalere, quindi, è un criterio meramente temporale

I reclami

Quest'ultimi si possono presentare sempre entro il 29 agosto, in base alle notifiche ricevute o meno da PagoPa. A quel punto Consap ha 30 giorni di tempo per decidere. Oggetto di controversia saranno in particolare le transazioni eliminate perché ritenute non valide, come quelle dei cosiddetti "furbetti", che hanno realizzato centinaia di micro transazioni. I primi a dare l’allarme, a inizio anno, erano stati alcuni gestori di pompe di benzina. Nei mesi scorsi, ai partecipanti del cashback erano stati inviati dei messaggi di verifica nei quali si diceva che alcune operazioni risultavano “sospette”. Quindi, senza una valida giustificazione fornita dal cittadino, sono state cancellate. 

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