Cartelle esattoriali, un milione di lettere al mese: si parte con gli atti notificati nel marzo 2020

Cartelle esattoriali, un milione di lettere al mese: si parte con gli atti notificati nel marzo 2020
Cartelle esattoriali, un milione di lettere al mese: si parte con gli atti notificati nel marzo 2020
di Andrea Bassi
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Sabato 28 Agosto 2021, 21:58 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 16:07

La riscossione delle cartelle esattoriali riparte. La macchina del Fisco riaccende i motori e si prepara da mercoledì prossimo, il primo settembre, a inviare gli atti congelati da ormai 18 mesi, da marzo del 2020. 
Nei cassetti dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione, si sono accumulate oltre 20 milioni di cartelle. Ma non tutte partiranno mercoledì. L’approccio che seguirà l’Agenzia sarà «graduale». Anzi, rispetto all’arretrato accumulato si partirà quasi con il freno a mano tirato. Entro la fine dell’anno, infatti, verranno consegnate al massimo 4 milioni delle cartelle accumulate durante la sospensione della pandemia. In pratica verranno spediti un milione di atti al mese circa. Che però andranno ad aggiungersi a quelli che nel frattempo maturano, ossia un altro milione-milione e mezzo di cartelle. L’Agenzia dovrebbe procedere in ordine cronologico. 

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Cartelle esattoriali, le tappe 

Le prime cartelle che saranno consegnate, sono quelle che si sono formate prima della pandemia, a marzo e nei mesi immediatamente precedenti che il Fisco non ha fatto in tempo a recapitare ai contribuenti per il congelamento della riscossione.

Le cartelle che invece sono maturate durante i mesi della pandemia, saranno consegnate a partire dal prossimo mese di gennaio. E sempre rispettando il criterio cronologico: prima le più vecchie e poi via via quelle più recenti. Una scelta che potrebbe, in qualche modo, anche essere strategica. Entro la fine dell’anno ci sono due appuntamenti importanti che potrebbero in qualche misura incidere sulle cartelle arretrate. Il primo è la presentazione, entro la fine del mese di settembre, della delega fiscale del governo, la riforma del sistema di tassazione che potrebbe contenere anche delle novità in materia proprio di riscossione. Il secondo appuntamento è quello con la legge di Bilancio dove, invece, proprio in vista della riforma della riscossione coattiva, il governo potrebbe tendere la mano ai contribuenti con una quarta operazione di rottamazione dei ruoli o una nuova pace fiscale.

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Il passaggio

Una rottamazione o una sanatoria, che potrebbe interessare proprio i ruoli che si sono formati durante la pandemia, tra marzo del 2020 e agosto di quest’anno. I criteri dell’eventuale rottamazione, sulla quale più di un partito di maggioranza già sarebbe d’accordo, potrebbero essere sempre gli stessi: si pagherebbe solo quanto dovuto al Fisco senza interessi e sanzioni e, probabilmente, anche senza il costoso “aggio” che oggi deve essere versato all’agente della riscossione. 

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La procedura

Ma cosa dovrà fare chi riceverà invece le cartelle da qui a fine anno? Chi vuole potrà rateizzare il debito utilizzando i criteri più larghi introdotti temporaneamente con il decreto Rilancio. Per i debiti fino a 100 mila euro è possibile richiedere la rateizzazione presentando una domanda (on-line oppure tramite gli specifici indirizzi pec riportati nel modello di rateizzazione), senza aggiungere alcuna documentazione dichiarando la temporanea situazione di difficoltà economica. In questo caso si accede automaticamente al piano ordinario che consente di pagare il debito fino a un massimo di 72 rate (6 anni). Intanto dopodomani, il 31 agosto scade il termine per il pagamento della rata della “rottamazione-ter” originariamente prevista per maggio 2020. Il termine per il versamento è fissato dalla legge di conversione del Decreto Sostegni-bis che ha concesso ai contribuenti la facoltà di effettuare i pagamenti delle rate scadute lo scorso anno ripartendoli nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2021 e mantenere così i benefici previsti dalla definizione agevolata. La stessa legge di conversione prevede inoltre che il pagamento delle rate in scadenza nel 2021 sia invece effettuato integralmente entro il prossimo 30 novembre. 

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