Cartelle esattoriali, stop fino al 30 giugno (e si paga entro il 2 agosto): ecco tutte le novità e le scadenze

Cartelle esattoriali, stop fino al 30 giugno (e si paga entro il 2 agosto): ecco tutte le novità e le scadenze
Cartelle esattoriali, stop fino al 30 giugno (e si paga entro il 2 agosto): ecco tutte le novità e le scadenze
di Roberta Amoruso
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Venerdì 28 Maggio 2021, 17:39

Cartelle e pignoramenti, arriva la nuova guida con le precisazioni dall’Agenzia delle Entrate che ha aggiornato le risposte alle domande più frequenti (Faq) con le novità introdotte dal Decreto “Sostegni-bis”. E dunque, precisa l’Agenzia, i pagamenti degli atti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla fine del periodo di sospensione, e quindi entro il 31 luglio 2021. Trattandosi di un sabato, il termine ultimo slitta a lunedì 2 agosto. Sempre che arrivi un nuovo slittamento che tenga conto della pausa estiva.

Cartelle, cosa accade - Il Decreto Sostegni Bis proroga infatti dal 30 aprile 2021 al 30 giugno 2021 il termine di sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo, avvisi di addebito Inps, la cui scadenza ricade nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 30 giugno 2021.

Una sospensione che riguarda anche il pagamento delle rate dei piani di dilazione, in scadenza nello stesso periodo (per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della zona rossa). L’attività di notifica degli atti è sospesa dall’8 marzo 2020, in conformità con quanto stabilito dal decreto “Cura Italia” (DL 18/2020), il primo provvedimento emanato a seguito dell’emergenza sanitaria.

I pignoramenti - Restano sospesi fino al 30 giugno 2021 gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. Quindi, le somme oggetto di pignoramento non devono essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità e il soggetto terzo pignorato (ad esempio il datore di lavoro) deve renderle fruibili al debitore (ciò anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione). Cessati gli effetti della sospensione, e quindi a decorrere dal 1° luglio 2021, riprenderanno a operare gli obblighi imposti al soggetto terzo debitore (e quindi la necessità di rendere indisponibili le somme oggetto di pignoramento e di versamento all’Agente della riscossione fino alla copertura del debito). Rimarranno sospese fino al 30 giugno 2021 anche le verifiche di inadempienza delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica, da effettuarsi, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro. Le Amministrazioni pubbliche dunque possono procedere con il pagamento in favore del beneficiario.

Rottamazione cartelle - Mentre, non cambia nulla per le rate di rottamazione ter, per le quali continua a valere la proroga del Decreto Legge 41/2021. Quindi, per le rate scadute nel 2020, ci sarà tempo fino al 31 luglio 2021 per procedere con il pagamento, senza perdere i benefici della definizione agevolata. Si applicano i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del Decreto Legge 119/2018. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 9 agosto 2021. Per quelle in scadenza nel 2021 (con termine quindi al 28 febbraio, 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio), si potrà attendere invece fino al 30 novembre 2021. Sono previsti i cinque giorni di tolleranza per il termine del 30 novembre 2021. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 6 dicembre 2021.

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