Caro affitti, la mappa delle proteste (e dei costi) da Milano a Caltanissetta. Bernini: «Immobili inutilizzati agli studenti»

Polemiche tra il ministro dell'Università-Ricerca Barberini e il ministro dell'Istruzione Valditara. Il sindaco Nardella: "Governo ripristini Fondo, prenda risorse da risparmio su Rdc

Caro affitti, la mappa delle proteste (e dei costi) da Milano a Caltanissetta. Bernini: «Immobili inutilizzati agli studenti»
Caro affitti, la mappa delle proteste (e dei costi) da Milano a Caltanissetta. Bernini: «Immobili inutilizzati agli studenti»
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Giovedì 11 Maggio 2023, 12:22

Emergenza caro affitti

Emergenza caro affitti in Italia. Uno scenario che preoccupa non solo gli studenti fuorisede ma anche le persone che sono costrette a trasferirsi in altre città per lavorare. L'inflazione e il conseguente carovita pesano anche sugli affitti. Il prezzo del canone di locazione aumenta sempre di più e chi sta cercando casa vorrebbe sapere dove gli affitti sono più alti. 

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La preoccupazione degli studenti universitari fuori sede

Grazie all'eco dei social, il fenomeno è finito sotto la lente d'ingrandimento e gli studenti universitari sono sempre più in difficoltà in quanto i dati parlano chiaro. «A Roma ci sono 40mila studenti fuori sede, il prezzo medio per una camera non scende sotto i 500 euro, è evidente ci sia un problema», sostengono i ragazzi di Sinistra Universitaria, l'associazione che ha organizzato la protesta sull'onda di quanto successo a Milano pochi giorni fa.

Gli studenti chiedono più investimenti, le rivendicazioni principali sono due: mettere un tetto agli affitti e aumentare i posti disponibili nelle residenze, «anche se in realtà vorremmo un cambiamento generale nell'atteggiamento delle istituzioni su questo tema, vorremmo sentirli più vicini», sostengono i ragazzi.


 

Le polemiche

Anna Maria Bernini reagisce con «irritazione» alle parole del ministro dell'Istruzione Valditara che ha dichiarato che «il problema del caro affitti è grave» ma «tocca le città governate dal centrosinistra». In un'intervista al Corriere della Sera, la ministra dell'Università e della Ricerca sostiene di ritenere «la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali, controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa». E tira dritto: «La mia linea è un'altra».

«Il ministro Valditara esprime legittimamente le sue opinioni, ma la mia linea rimane quella del dialogo. La mia stella polare sono gli studenti», precisa Bernini. «Con una manifestazione d'interesse individueremo gli immobili disponibili. Per soddisfare la domanda dobbiamo aumentare l'offerta, è indiscutibile. E la collaborazione con i privati, prevista dal Pnrr, è indispensabile. Assegneremo gli immobili a chi garantirà, al minor costo, il maggior numero di posti letto ai ragazzi che ne hanno diritto», assicura. «Se si sta strumentalizzando la protesta degli studenti? C'è chi fa campagna elettorale con e sulle tende degli studenti, e chi risolve il problema. Questo governo, ad appena un mese dall'insediamento, ha stanziato quasi 1 miliardo di euro sul diritto allo studio: 500 milioni per le borse di studio e 400 per nuovi posti letto», dice la ministra. Quanti saranno i posti quest'anno al test di medicina? «Avremo più posti nei prossimi anni, ma non apriremo a tutti. Per i prossimi sette anni abbiamo stimato un fabbisogno di 30 mila nuovi medici», conclude Bernini.

«Quello che dice Valditara non fa sorridere. Io non ho fatto tutta la vita il politico, conosco altri mondi e me ne vanto. In altri mondi servono credenziali per trovare un impiego e in politica spesso non è così, basta la fedeltà al capo e fai carriera e questi sono i risultati». Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervento a Rai Radio 1 commentando le parole del ministro all'Istruzione Giuseppe Valditara che ha sostenuto che le città governate dal centrosinistra non sono in grado di gestire il caro affitti. «E' grave che il ministro dell'Istruzione non capisca i ragazzi. Un ministro che dimostra così poca capacità di analisi - ha concluso -. Io a Milano non mi permetto di schernire gli altri perché ho delle responsabilità. E lui cosa fa, inizia a dividere il paese al giorno uno?»

 

La mobilitazione

Da Milano a Cagliari sempre più persone stanno aderendo alla mobilitazione con le tende fuori dalle università. L'Unione degli Universitari annuncia per oggi iniziative in otto diverse città universitarie: Milano, Pavia, Padova, Venezia, Bologna, Perugia, Firenze e Roma. Sono invece state smontante le tende a Torino e Cagliari, mentre a Trento arriveranno venerdì.

  • Milano - laria Lamera, studentessa fuorisede di ingegneria al Politecnico di Milano, che il 2 maggio 2023 si è accampata con una tenda in piazza Leonardo da Vinci nel capoluogo lombarda. Dopo qualche giorno, al suo fianco sono comparse altre 11 tende appartenenti a circa una ventina di colleghi e colleghe. Poi, la protesta ha preso piede nel resto d’Italia.
  • Roma - studenti e studentesse delle organizzazioni di sinistra dell’università La Sapienza di Roma, accampati direttamente davanti al rettorato dell’ateneo romano, per denunciare l’impossibilità di trovare una stanza a meno di 500 euro al mese, spese escluse.
  • Bologna - Tende del collettivo Cambiare rotta piantate sulle pietre dei portici del rettorato dell’Alma mater studiorum.
  • Torino - Il sindacato studentesco Unione degli universitari (Udu) hanno posizionato le tende nel giardino del Campus Einaudi. “Torino conta 100 mila studenti universitari e bandisce ogni hanno poco più di 2 mila posti letto”, hanno denunciato ai microfono di La Presse.
  • Firenze - Protesta anche davanti alla biblioteca del Polo universitario di Novoli. Una città in cui, riporta il Corriere Fiorentino, il caro affitti a fatto salire i prezzi in centro del 26% in un anno, il triplo della media nazionale e il doppio rispetto alla media cittadina, pari a circa 18,5 euro al metro quadro ogni mese.
  • Cagliari -  I membri dell’Udu hanno piazzato una tenda davanti all’ingresso dell’ex clinica Aresu, da anni sede di alcuni corsi dell’università della provincia sarda.

     

 Come sono stati calcolati i prezzi

Con i dati Istat è possibile ottenere i dati aggiornati dei prezzi dei canoni di locazione dei trilocali delle città italiane.

La suddivisione è stata fatta per provincie ed le prime posizioni sono occupate da città turistiche, universitarie e metropoli. La scelta di utilizzare i prezzi dei trilocali per stilare la classifica delle città in cui gli affitti sono più alti è motivata dal fatto che sono gli immobili che hanno maggiore domanda. La tipologia di contratto analizzata è la classica 4+4 con rinnovo automatico.

L'indice preso in considerazione è quello dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), che a gennaio 2023 è aumentato del 9,8% rispetto al 2022.

 

Milano - 1° posto

Al primo posto c'è Milano. La testa della classifica era abbastanza scontata visto che la metropoli lombarda è una delle più care in Europa. L'aumento dei prezzi degli affitti rispetto al 2022 è di +108 euro. Affittare un trilocale nell'area metropolitana di Milano costerà in media 1.208 euro al mese.

Per quanto riguarda il costo di una singola stanza nel capoluogo lombardo, il prezzo è di 628 euro.


 

Bologna - 2° posto

Al secondo posto c'è Bologna. Città turistica per eccellenza è diventata una delle più care in Italia se si considerano i prezzi medi degli affitti. Nettamente inferiore a Milano, l'affitto di un trilocale nella area metropolitana di Venezia costerà in media 933 euro, con un aumento di 83 euro rispetto al 2022.

Il costo di una stanza singola si aggira intorno a 467 euro.

Bolzano e Firenze - 3° posto

Le due città di Bolzano e Firenze hanno subito un incremento di 78 euro rispetto al 2022. La spesa media per l'affitto di un trilocale, in queste città, è di 878 euro al mese. A Firenze, Verona, Venezia e Modena il prezzo per una stanza singola è superiore a 400 euro.

Monza e Como - 4° posto

In Brianza l'affitto medio di un trilocale ammonta a 796 euro, con un aumento di 71 euro rispetto al 2022. A Como invece l'aumento è di 70 euro e l'affitto medio costa 785 euro.



 

Roma e Bergamo - 5° posto

La capitale d'Italia resiste all'aumento dei prezzi registrando 69 euro in più rispetto al 2022. Nell'area metropolitana di Roma i prezzi gli affitti medi di un trilocale ammontano a 769 euro al mese. Nella capitale una stanza singola ha un prezzo di ​Il costo di una stanza singola si aggira intorno a 452 euro. Le stesse ed identiche cifre sono state registrate nella città di Bergamo.

Napoli, Cagliari, Siena e Treviso - 6° posto

In queste quattro città l'aumento dei prezzi degli affitti è di 64 euro rispetto al 2022. Un trilocale costa in media 714 euro al mese. Nella città partenopea, a Brescia e Padova il costo di una stanza singola è di 380/390 euro.

Le città con i costi più bassi

La coda della classifica è occupata invece da: Campobasso, Ragusa, Vibo Valentia, Terni, Lanusei, Caltanissetta e Isernia. In queste città l'indice FOI non ha superato 34 euro annui e i prezzi di un trilocale oscillano tra i 384 e i 329 euro.

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