Canone Rai tolto dalla bolletta elettrica, l'idea del governo mette in allarme politica e sindacati: «Pericolo mortale per l'azienda»

Maria Elena Boschi: «Mantenere il canone significa garantire il pluralismo dell'informazione»

Canone Rai tolto dalla bolletta elettrica, l'idea del governo mette in allarme politica e sindacati: «Pericolo mortale per l'azienda»
Canone Rai tolto dalla bolletta elettrica, l'idea del governo mette in allarme politica e sindacati: «Pericolo mortale per l'azienda»
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Giovedì 18 Maggio 2023, 15:35

Il canone Rai verso l'esclusione dalla bolletta elettrica. La cancellazione della "tassa" (tra le più odiate dagli italiani) dalla bolletta della luce è tra le volontà del ministro Giancarlo Giorgetti. Ministro dell'Economia che è stato convocato in audizione in Vigilanza Rai per esporre la strategia del governo sul tema. Un'ipotesi, quella dell'esclusione del canone Rai dalla bolletta della luce, che ha messo in allarme politica e sindacati, questi ultimi preoccupati sulle entrate della Rai «senza prevedere un finanziamento equipollente in alternativa al canone».

 

Floridia: «Vigilanza Rai sentirà Giorgetti sul canone Rai»

«Le preoccupazioni sul canone Rai emerse dalle audizioni di oggi dei sindacati in commissione di vigilanza, condivise da molti commissari in maniera trasversale, sono di tale rilevanza da imporre al governo di fare la necessaria chiarezza in maniera celere - ha detto la presidente della Vigilanza Rai Barbara Floridia -. Per questo motivo convocheremo in audizione il ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti, affinché possa esporre la strategia del governo su questo tema.

Al contempo la commissione ha già provveduto a convocare i vertici dell'azienda, dopo il rinvio a seguito della nomina del nuovo amministratore delegato».

Maria Elena Boschi: «Mantenere il canone significa garantire il pluralismo dell'informazione»

Alla presidente della Vigilanza Rai Barbara Floridia fa eco Maria Elena Boschi: sull'eliminazione del canone Rai dalla bolletta elettrica «mi auguro che il governo possa rivedere questa decisione. Ma se dovesse decidere, deve dirci subito cosa intende fare: non è pensabile aspettare la legge di bilancio perché il piano industriale dell'azienda va fatto ora».

«Per noi - ha detto ancora Maria Elena Boschi (Iv) - mantenere il canone significa garantire il pluralismo dell'informazione che è presidio di garanzia. Noi riteniamo quindi che il canone abbia un valore e non va dimenticato che se ora è diminuito è perché l'averlo messo in bolletta ne evita l'evasione».

Gasparri: «Cancellazione del canone in bolletta esporrebbe la Rai a un pericolo mortale»

La cancellazione del canone in bolletta esporrebbe la Rai «ad un pericolo mortale». Lo ha detto il senatore di Fi Gasparri intervenuto in Commissione Vigilanza Rai. «Prima ancora di discettare di cosa farà l'azienda» bisogna chiarire la questione del canone che «è decisiva».

Quanto poi al contratto di servizio il senatore azzurro ha sollecitato maggiore trasparenza sui compensi: «Non è possibile che per comprare un bicchiere bisogna fare un appalto e poi se Fazio ingaggia, per dire, Maradona, o una Cuzzocrea o Serra, non si sa quanto gli debbono dare».

I sindacati: «Canone certo o la Rai resta appesa agli umori del governo»

Togliere la riscossione del canone dalla bolletta elettrica, «senza prevedere un finanziamento equipollente in alternativa, significa privare la Rai della certezza delle entrate. Nessuna azienda è in grado di sopravvivere senza risorse e senza flussi di cassa quantificabili e, nel caso specifico di Rai, questo significherebbe assoggettare l'Azienda agli umori del governo di turno, qualunque esso sia, con risultati esiziali per il suo futuro». Così le organizzazioni confederali dei lavoratori della Rai in un documento unitario presentato in Commissione Vigilanza in cui le manifestano «preoccupazione» per la decisione di togliere il canone dalla bolletta elettrica.

«Trattandosi di una decisione spettante alla politica, pur avendo esternato le proprie preoccupazioni al ministero dell'Economia» i sindacati si aspettano ora di conoscere «decisioni e le soluzioni alternative» ma, protestano, «attendono ancora una risposta dal Ministro Giorgetti alla richiesta d'incontro sul tema».

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