Bonus tv, arriva lo sconto da 100 euro. Non serve l'Isee, ma rimangono dei paletti

Bonus tv, arriva lo sconto da 100 euro. Non serve l'Isee, ma rimangono dei paletti
Bonus tv, arriva lo sconto da 100 euro. Non serve l'Isee, ma rimangono dei paletti
di R.Ec.
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Giovedì 15 Luglio 2021, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 18:45

Bonus tvè in arrivo a breve la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo, firmato dal ministero dello Sviluppo economico e da quello dell'Economia, che libera le risorse stanziate con il decreto Sostegni. Il contributo fino a 100 euro per la rottamazione dei vecchi televisori e l'acquisto di quelli di nuova generazione, potrà essere richiesto quindici giorni dopo il giorno della pubblicazione, con le regole definite nel testo licenziato dai ministri Giancarlo Giorgetti e Daniele Franco. Non ci sarà limite di Isee, tuttavia dei limiti e dei paletti rimangono.

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Bonus tv, i tempi e i requisiti da soddisfare

L'incentivo, rispetto alla vecchia versione da 50 euro (che resta comunque in vigore ed è per alcuni cumulabile) può raggiungere il 20% del costo dell'apparecchio con un tetto massimo di 100 euro. L'agevolazione vale fino al 31 dicembre 2022 «salvo anticipato esaurimento dei fondi disponibili» e non richiede alcuna certificazione Isee, quindi non segue il criterio del patrimonio singolo o familiare.

Bonus Tv fino a 100 euro, nel decreto niente Isee ma serve il canone Rai

Tre, però, sono i requisiti che bisogna soddisfare: essere residenti in Italia, aver rottamato un apparecchio «obsoleto» (cioè acquistata prima del 22 dicembre 2018 e quindi non compatibile con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digitale terrestre Dvbt-2/Hevc Main 10) e l'attestazione del pagamento del canone Rai.

Senza aver dismesso una vecchia tv o non pagando l'obbligatorio canone televisivo, quindi, è impossibile accedere al contributo statale. Sono però ammessi al bonus anche gli over 75 esonerati dall'imposta legata al possesso del televisore. In ogni caso entro la fine del 2022 in tutta Italia sarà completata la transizione al nuovo digitale terrestre, che si basa sulle frequenze del Dvb-t2. Questo farà si che molte tv smetteranno di funzionare senza almeno un apposito decoder. In tal senso acquistarne di nuove, con il bonus, può risultare un investimento conveniente.

Bonus tv, come richiederlo e come cumularlo con i precedenti

La rottamazione può avvenire consegnando il vecchio apparecchio al negoziante che applicherà lo sconto, il quale poi penserà a smaltirlo e a riscattare a sua volta il credito fiscale con la compensazione. Oppure si può portare la tv  alle discariche autorizzate, insieme con un modulo «mediante il quale l'utente finale autocertifica la titolarità dell'abbonamento al canone televisivo e la non conformità dell'apparecchio ai nuovi standard Dvbt». Lo stesso modulo, insieme al documento d'identità, deve essere consegnato al commerciante che applicherà lo sconto fino a 100 euro. Sarà lui, poi, a inserire tutte le informazioni su una piattaforma telematica dove l'Agenzia delle Entrate confermerà la presenza dei requisiti.

Bonus tv senza Isee (da 100 euro): non più di uno a famiglia

Ogni nucleo familiare può richiedere questo contributo una sola volta. La richiesta, se non c'è esclusione dal canone, la deve fare il titolare del contratto elettrico, a cui è associato il canone Rai, o da chi lo paga con modello F24. Il contributo, se si hanno più televisori, è cumulabile con il vecchio bonus da 50 euro per il decoder esterno, «il cui importo, ferme restando le previsioni del sopracitato decreto, a far data dall'entrata in vigore del presente decreto, è ridotto a 30 euro, o al minor valore pari al prezzo di vendita se inferiore». Altrimenti il precedente bonus da 50 euro si può anche usare per comprare una nuova tv senza rottamarne un'altra. Tuttavia per accedervi bisogna avere un Isee che non superi i 20.000 euro.

Quando cambiano le trasmissioni e il test da fare sulla propria tv

 

Il cambio del digitale terrestre partirà dal 1° settembre di quest'anno in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022, sarà la volta di Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna. Dal 1° aprile 2022 al 20 giugno 2022 toccherà infine a Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche. Non avranno problemi a ricevere i canali tutti coloro che hanno la ricezione del segnale in alta definizione dal numero 500 in poi del telecomando.

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In ogni caso, per capire se la propria tv è compatibile con la nuova tecnologia Dvbt-2, ci si può sintonizzare sui canali test 100 (Rai) oppure 200 (Mediaset): se appare la scritta Test HEVC Main10, la Tv è già adatta e non deve essere obbligatoriamente cambiata. Se non appare alcuna scritta bisogna risintonizzare tutti i programmi. Al momento in Italia, secondo una ricerca Auditel-Ipsos, le tv non compatibili con il nuovo standard sarebbero ben 9 milioni.

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