Bonus 200 e 150 euro, Inps allarga la platea: ecco chi sono i nuovi beneficiari e come fare richiesta

Saranno ora ricomprese nuove categorie come i collaboratori, i dottorandi di ricerca e gli assegnisti che non sono formalmente iscritto alla Gestione separata

Bonus 200 e 150 euro, l'Inps allarga la platea: ecco chi sono i nuovi beneficiari e come fare richiesta
Bonus 200 e 150 euro, l'Inps allarga la platea: ecco chi sono i nuovi beneficiari e come fare richiesta
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 18:19

Si amplia la platea del bonus da 200 e 150 euro. La misura introdotta dal governo Draghi nel 2021 per sostenere le categorie di professionisti che non avevano superato i 35mila euro di reddito sarà ora estesa a un maggior numero di beneficiari.

Ad annunciarlo l'Inps in una recente comunicazione. Nella platea, avvisa l'istituto di previdenzaì guidato da Pasquale Tridico, saranno ora ricomprese nuove categorie come i collaboratori, i dottorandi di ricerca e gli assegnisti che non sono formalmente iscritto alla Gestione separata. 

LE NOVITA'

Si apre con una buona notizia il 2023 per le migliaia di dottorandi e assegnisti che lo scorso anno si sono visti respingere le domande per i due bonus stanziati dal governo Draghi rispettivamente per i redditi inferiori a 35mila e 20mila euro perché non iscritti formalmente alla Gestione separata. 

Una retromarcia, quella dell'Inps, innescata da un parere arrivato dal ministero del Lavoro di Marina Calderone. Ma anche una decisione obbligata per cambiare un sistema che ha mostrato le sue incongruenze. Finora infatti non hanno avuto accesso ai bonus da 200 e 150 euro diversi assegnisti e dottorandi che non avevano mai formalizzato l'iscrizione al fondo sebbene i dati dei rispettivi committenti rispetto all'attività svolta fossero presenti negli archivi della Gestione separata. 

LE REGOLE

Ma come si potrà richiedere il bonus? Lo spiega l'Inps nella stessa comunicazione.

I richiedenti devono aver presentato domanda in qualità di collaboratori, assegnisti di ricerca e dottorandi che è stata respinta con una sola motivazione: l'assenza del requisito d'iscrizione alla Gestione separata.

A questa documentazione vanno allegate le denunce Uniemens presentate dal committenti in riferimento ai periodi precedenti al 18 maggio del 2022. Ma i requisiti non finiscono qui: gli interessati devono infatti presentare una contribuzione connessa all'attività svolta e non devono risultare iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. 

IL RIESAME

La domanda di riesame dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del messaggio INPS (messaggio pubblicato lo scorso 19 gennaio, dunque la data per la presentazione scadrà il prossimo 19 aprile). Se la domanda è successiva, il conteggio dei 90 giorni partirà dalla data in cui viene ricevuta una risposta negativa alla prima richiesta. 

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