Bonus 150 euro, domanda all'Inps entro il 31 dicembre: a chi spetta e come richiederlo

Bonus 150 euro, domanda all'Inps entro il 31 dicembre: a chi spetta e come richiederlo
Bonus 150 euro, domanda all'Inps entro il 31 dicembre: a chi spetta e come richiederlo
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Giovedì 15 Dicembre 2022, 17:58

Alcuni i lo hanno già percepito, senza bisogno di presentare domanda all’Inps. Tra questi i pensionati, i lavoratori dipendenti, i percettori del reddito di cittadinanza. Per gli altri aventi diritto i tempi sono più lunghi e occorre presentare la domanda all’Inps entro il 31 dicembre. Stiamo parlando del bonus 150 euro, l’aiuto contro il caro bollette messo in campo dal governo Draghi con il decreto Aiuti Ter. L’Inps con una circolare (numero 127 del 16 novembre) ha reso noto il calendario dei pagamenti. 

La platea

Il sussidio una tantum interessa una platea complessiva di circa 20 milioni di persone tra cui 8,3 milioni di pensionati con reddito non superiore a 20.000 euro nel 2021.

Chi deve presentare domanda

Devono presentare domanda entro il 31 gennaio 2023:

i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 20.000 euro. Nella platea dei destinatari sono ricompresi anche i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo;

gli iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito per lo stesso anno non superiore a 20.000 euro;

i Collaboratori coordinati e continuativi con rapporto ai sensi dell’articolo 409 del c.p.c.,

i dottorandi e gli assegnisti di ricerca. Tali lavoratori devono avere un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022, devono essere iscritti alla Gestione separata e non devono aver maturato – nel 2021 – un reddito derivante dai suddetti rapporti superiore a 20.000 euro.

Pagamenti a febbraio 2023

A febbraio 2023, secondo quanto comunicato con la circolare Inps,  il bonus sarà erogato ai titolari di NASpI, Dis-COLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità, disoccupazione agricola 2021, ai beneficiari delle indennità Covid – 19 di cui ai decreti Sostegni e Sostegni bis, ai lavoratori autonomi occasionali, agli incaricati di vendite a domicilio che hanno fruito del bonus 200 e – infine – ai lavoratori chiamati a presentare domanda.

Autonomi senza partita Iva

I titolari di contratti di lavoro autonomo occasionale nel 2021 con almeno un contributo mensile accreditato, iscritti alla Gestione Separata, beneficiari del bonus 200 euro, come detto, fanno parte della categoria che riceverà il bonus a febbraio 2023.  Per il loro il pagamento sarà comunque automatico senza bisogno di presentare domanda.

Co.Co.co., assegnisti e dottorandi

Hanno diritto al bonus 150 euro i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca, con contratti attivi alla data del 18 maggio e reddito non superiore a 20.000 euro. Per ricevere il bonus 150 euro dovranno presentare domanda entro 31 gennaio 2023. Per costoro il bonus sarà erogato, dopo le opportune verifiche, a febbraio 2023.

Stagionali e intermittenti

Febbraio 2023 sarà la data di erogazione anche per le lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, che presentano domanda.

Servono almeno 50 giornate di lavoro nel 2021 (anche in più tipologie di rapporti) e reddito non superiore a 20.000 euro.

Lavoratori spettacolo

Domanda necessaria anche per i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. Requisiti richiesti: almeno 50 contributi giornalieri nel 2021 e reddito non superiore a 20.000 euro. Anche in questo caso il bonus sarà corrisposto a febbraio 2023.

Venditori a domicilio

I venditori a domicilio con partita IVA attiva, iscritti alla Gestione Separata con reddito da medesime attività superiore a 5.000 euro, beneficiari del bonus 200 euro, riceveranno il bonus in automatico a febbraio 2023.

La domanda

La domanda può essere presentata direttamente accedendo con le proprie credenziali al sito Inps, oppure attraverso patronato.

Pagamenti già erogati

Nel mese di novembre 2022 l’indennità è stata liquidata ai beneficiari dei trattamenti pensionistici, di assegno sociale, ai titolari di invalidità, ciechi e sordomuti, ai titolari di trattamenti di accompagnamento alla pensione, ai lavoratori domestici (che avevano uno o più rapporti di lavoro in essere alla data di entrata in vigore del decreto, ovvero al 23 settembre 2022) e ai nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Lavoratori dipendenti

Il bonus 150 euro spetta ai lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile, di competenza del mese di novembre 2022, non eccedente l’importo di 1.538,00 euro, al netto della tredicesima mensilità. Gli stessi, inoltre, non devono essere titolari dell’indennità una tantum in quanto appartenenti ad una delle altre categorie beneficiarie, e quindi devono presentare al datore di lavoro una dichiarazione in cui affermano di “non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16” (riguardanti, rispettivamente il bonus 150 euro a pensionati e beneficiari del Reddito di cittadinanza). I dipendenti titolari di due o più rapporti di lavoro con realtà differenti, hanno diritto al bonus 150 euro una sola volta. A riconoscere le somme in busta paga ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti è il datore di lavoro con la retribuzione di novembre.

L’Inps precisa che «hanno potuto ottenere la prestazione i lavoratori dipendenti, anche somministrati, presso datori pubblici e privati, ivi compresi quelli interessati nel mese di novembre da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale Inps (congedi parentali, CIGO/CIGS, Assegno di integrazione salariale garantito dal FIS o dai Fondi di solidarietà e CISOA, percepiti in ragione della sospensione del rapporto di lavoro)». Con la retribuzione di novembre 2022, i datori hanno assunto l’obbligo di pagare l’indennità anche ai lavoratori stagionali, a tempo determinato (esclusi gli operai agricoli), intermittenti e iscritti al FPLS, laddove in forza nello stesso mese e con il limite retributivo sopra indicato. Per quanto riguarda il settore sportivo il compito di effettuare i bonifici spetta alla società Sport e Salute.

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