Bollette, ecco i tagli: tra sconti e sostegni piano da 8 miliardi

Quasi 6 miliardi gli interventi dedicati a famiglie e imprese, oltre un terzo degli aumenti che arriveranno ad aprile-maggio

Bollette e auto, ecco gli aiuti. Piano da 8 miliardi per le famiglie
Bollette e auto, ecco gli aiuti. Piano da 8 miliardi per le famiglie
di Roberta Amoruso
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Venerdì 18 Febbraio 2022, 20:51 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 12:20

«Mettiamo in campo quasi 8 miliardi di euro, di cui 6 per provvedimenti dell’energia e lo facciamo senza scostamento di bilancio». Sono interventi «poderosi» quelli annunciati ieri da Mario Draghi al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il nuovo decreto per affrontare in particolar modo l’emergenza del caro energia. E valgono uno sconto di un terzo delle bollette in arrivo tra aprile e giugno. Una fetta importante di aiuti va alle famiglie, 2,6 miliardi, nell’ambito di «un ampliamento» per il secondo trimestre dell’anno delle misure previste nei primi mesi dell’anno. Ma c’è anche un «intervento strutturale per aumentare la produzione di gas italiano che può essere venduto a prezzi più bassi».

E c’è la spinta per «velocizzare l’installazione di impianti di energia rinnovabile», dice Draghi illustrando anche le risorse in arrivo per l’auto (1 miliardo) «al centro della transizione in corso». L’intenzione è «intervenire sin da ora per evitare che il rincaro dell’energia si traduca stabilmente in minor potere d’acquisto per le famiglie e una minore competitività per le imprese». Del resto, anche se i prezzi si sono un ridimensionati a gennaio rispetto a dicembre, rimangono sempre molto più altri rispetto a un anno fa. E dunque la sfida da affrontare resta importante. A ricordarlo sono le stime snocciolate dal ministro dell’Economia Daniele Franco che ha anche sottolineato l’intervento crescente del governo. Secondo i dati Arera, nell’ultimo trimestre del 2021 i rincari per famiglie e imprese sono costati circa 21 miliardi rispetto all’anno precedente, contro un sesto di aiuti, 3,5 miliardi. E ancora, rispetto ad altri 21 miliardi di rincari del primo trimestre 2022, sono arrivati circa 5,5 di aiuti, un quarto. Invece, sui 14-15 miliardi di aumenti previsti tra aprile a giugno, l’intervento sarà di oltre 5,5 miliardi, pari a oltre un terzo.
 

Luce. Oneri di sistema ancora azzerati

Arriva il nuovo taglia bolletta per famiglie e imprese.

In vista degli aumenti tariffari attesi anche nel secondo trimestre dell’anno l’Arera annullerà per tutti, famiglie e imprese, anche per aprile, maggio e giugno gli oneri di sistema che includono tra gli altri gli incentivi alle rinnovabili. Si tratta di una tassa fissa, non legata al costo dell’elettricità, che pesa sulle bollette circa il 10%. Certo, con l’impennata dei prezzi il costo della materia prima ha raggiunto un peso in bolletta ben superiore al 50%. Per Facile.it il beneficio di questo taglio nell’ultimo trimestre 2021 è stato di 28 euro. Per azzerare queste spese accessorie serviranno 3 miliardi.

Gas/1. Iva ridotta fino al 5%

Confermato anche il taglio dell’Iva sul gas. Le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022 - si legge nel testo della bozza - sono assoggettate all’aliquota Iva del 5 per cento. Ma se «le somministrazioni di cui al primo periodo sono state contabilizzate sulla base di consumi stimati», spiega il provvedimento, l’aliquota Iva del 5 per cento si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili al secondo trimestre.

Gas/2. Taglio secco ai costi accessori

Arriva un taglio netto anche agli oneri di sistema sulle bollette del gas del secondo trimestre prossimo. In questo caso, non si tratta di un azzeramento, ma di una riduzione dei costi fissi in bolletta «fino a concorrenza dell’importo di 480 milioni di euro», dice il decreto. Solo un pezzo degli aiuti previsti per i nuclei familiari è arrivato a circa 4,9 miliardi. Eppure per Assoutenti, non è abbastanza. Oltre agli effetti diretti del caro-bollette, dice l’Associazione, i maggiori costi energetici stanno producendo rincari a cascata nei prezzi al dettaglio, con ricadute complessive per non meno di 38,5 miliardi sui consumatori.

 

Fragili. Bonus sociali rinforzati

C’è anche il rinforzo del bonus sociale luce e gas previsto per i meno abbienti possono inoltre usufruire. «Per il secondo trimestre del 2022 le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute» saranno integrate dall’Arera utilizzando fino a 500 milioni di euro. Va ricordato che solo bonus integrativo per il primo trimestre del 2022 è pari in media a 200 euro per la luce e 400 euro per il gas, riuscendo così ad assorbire i rincari di inizio 2022.

Isee. Non cambiano le soglie

L’analisi degli ennesimi rialzi dei prezzi di gas e luce ha spinto il governo a una valutazione attenta delle vie per andare davvero incontro alle famiglie in difficoltà. In questa ottica è stato valutato anche l’allargamento della platea dei beneficiari al bonus sociale, luce e gas. Ma si è deciso di soprassedere. Dunque le agevolazioni previste rimangono riservate alle le famiglie con Isee inferiore a 8.265 euro. Per nuclei con almeno 4 figli a carico invece non si devono superare i 20.000 euro di Isee. Gli incentivi spettano anche alle famiglie che percepiscono reddito o pensioni di cittadinanza.

Contributo. Salva-servizi per i Comuni

Salvare i servizi per le famiglie è stata un’altra priorità per il governo. Non può mancare la luce per le strade, o l’elettricità e il riscaldamento nelle scuole e negli uffici pubblici. Così nel decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri ci sono anche aiuti per gli enti locali, circa 700 milioni, per Regioni, Province e Comuni. Il realtà come ha spiegato il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli il sostegno arriva a 1,7 miliardi di euro, se si considera anche l’integrazione del Fondo per la Rigenerazione urbana (900 milioni) e il Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici altri 100 milioni.

 

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