BCE: incertezza elevata, avanti con ampio stimolo monetario

BCE: incertezza elevata, avanti con ampio stimolo monetario
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 11:00
(Teleborsa) - La pandemia continua a porre "seri rischi" per la salute pubblica e per le economie dell'area dell'euro e del resto del mondo. Il nuovo aumento dei contagi da coronavirus e le rigide misure di contenimento imposte per un prolungato periodo di tempo in molti paesi dell'area "stanno minando l'attività economica". Lo afferma la BCE nel suo bollettino sottolineando allo stesso tempo che "l'inizio delle campagne di vaccinazione nell'area dell'euro rappresenta un traguardo importante nel processo di risoluzione della crisi sanitaria".

La banca centrale europea avverte poi sul rischio di contrazione del PIL dell'Eurozona, nell'ultimo trimestre del 2020. Dopo "il brusco e profondo calo" del prodotto dell'area dell'euro nel primo semestre del 2020, la crescita economica ha evidenziato un forte recupero nel terzo trimestre, ma "potrebbe tornare in territorio negativo nel quarto" - avverte l'istituto di Francoforte - spiegando che nel settore dei servizi "l'attività si è fortemente ridotta" mentre in quello manifatturiero continua a mostrare "una buona tenuta".

L'Eurotower assicura un ampio stimolo monetario. Nell'Eurozona "l'incertezza permane su livelli elevati, anche riguardo all'evoluzione della pandemia e alla velocità delle campagne di vaccinazione". I rischi per le prospettive mondiali "restano orientati al ribasso, trainati dal riacutizzarsi della pandemia di Covid". Per cui "il Consiglio direttivo resta pronto ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione". Per continuare "a garantire" a tutti i settori economici condizioni di finanziamento favorevoli nel periodo della pandemia, "continua a essere fondamentale un ampio grado di stimolo monetario".

In questa "circostanza unica è essenziale" che gli Stati utilizzino gli aiuti del Recovery Fund "per veicolare fondi verso una spesa produttiva fortemente necessaria, attuando al contempo riforme a sostegno della produttività" - ribadisce la BCE -. "Ciò consentirebbe al programma Next Generation EU di contribuire a una ripresa più rapida, solida e uniforme e accrescerebbe la capacità di tenuta economica e il potenziale di crescita degli Stati membri".
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