Soddisfazione espressa dalla Ministra della Famiglia Elena Bonetti (IV) che ha parlato di "primo passo di una riforma storica", sottolineando che si tratta di "un provvedimento importante perché inizia un tempo nuovo, del futuro, della ripartenza. Confermo a nome del governo l'impegno di dare seguito alla delega attuando l'assegno entro il termine del primo di luglio come previsto".
Asse portante del Family Act, il provvedimento consiste in una quota media mensile di circa 250 euro per ciascun figlio (con una maggiorazione per i disabili), modulato sull'ISEE, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età (se studente o disoccupato). L'assegno (come credito di imposta o accredito mensile) andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti ed autonomi.
Per i soggetti cittadini UE o Extra UE è necessario: avere il permesso di soggiorno (per soggiornanti di lungo periodo o per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale); versare l'Irpef in Italia; vivere con i figli a carico nel nostro Paese; essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata almeno biennale.
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