Alitalia, altri voli cancellati. La via crucis per i rimborsi

Alitalia, altri voli cancellati. Via Crucis per i rimborsi
Alitalia, altri voli cancellati. Via Crucis per i rimborsi
di Francesco Bisozzi
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Sabato 18 Luglio 2020, 00:17 - Ultimo aggiornamento: 00:18

Il call center di Alitalia è di nuovo incandescente. Protestano i passeggeri che avevano prenotato ad agosto voli in partenza da Linate e Fiumicino, dopo che la compagnia aerea, alle prese con un calo monstre delle prenotazioni che non accenna ad arretrare, ha deciso nei giorni scorsi di cancellare una lunga serie di servizi in programma il mese prossimo. Risultato? Chi appena una settimana fa aveva comprato un volo Alitalia da Milano a Pantelleria, giusto per fare un esempio, si è visto notificare nelle ultime ore un avviso di cancellazione e per rientrare in possesso della somma spesa ha preso d’assalto il call center della compagnia.

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Alitalia nel mirino dell'Antitrust per i voli cancellati e il caso voucher

 

NEL MIRINO


Tra le rotte più colpite dai nuovi tagli la Linate-Pantelleria e la Fiumicino-Venezia: su queste tratte è stato drasticamente ridotto da un giorno all’altro il numero dei voli in funzione ad agosto. Ad altre rotte, come la Linate-Perugia e la Linate-Pescara, è andata pure peggio: in questo caso Alitalia ha optato per un lockdown totale. La tagliola non ha risparmiato i voli internazionali di lungo raggio, con destinazione Copenaghen, Belgrado e Berlino, previsti il mese prossimo. Ai passeggeri, infuriati, che per mancanza di posti disponibili non sono stati dirottati su altri voli in grado di farli giungere a destinazione, la compagnia di bandiera propone ora dei voucher (maggiorati) spendibili nell’arco dei prossimi 18 mesi o rimborsi in cash. Ma per ottenere il corrispettivo del biglietto in denaro bisogna affrontare la solita via crucis.  Proprio la ripartenza di Alitalia ha generato moltissime proteste in queste settimane per le frequenti cancellazioni e la difficoltà nell’ottenere i rimborsi. Pure l’Antitrust ha voluto vederci chiaro e all’inizio del mese ha avviato un procedimento relativo alla vendita di biglietti in seguito cancellati dalla compagnia, nonostante l’assenza di limiti alla circolazione per coronavirus. Da allora la policy sui rimborsi del vettore è cambiata, per allinearsi al regolamento europeo 261 del 2004, che stabilisce che spetta al passeggero la scelta tra il risarcimento del costo del biglietto o il voucher. Diverso il discorso per i voli cancellati a causa del Covid, quelli per intenderci antecedenti al 3 giugno, per i quali le compagnie sono autorizzate a negare i rimborsi in contante.
 

I VOLI


Oggi ai viaggiatori lasciati a terra Alitalia offre due possibilità: la restituzione in denaro della cifra spesa o un voucher nominativo di importo pari al valore del biglietto acquistato o del suo valore residuo, maggiorato da un ammontare fisso di 15 euro se il volo era nazionale o internazionale di medio raggio, valido 18 mesi (anziché 12 come in precedenza) dalla data di emissione. Una pioggia di cancellazioni si è abbattuta come detto sui passeggeri che ad agosto avevano un volo in partenza da Linate, dove Alitalia tornerà operativa a partire dal 24 luglio con i voli di continuità territoriale con Cagliari (16 al giorno tra andate e ritorni), Olbia (10 al giorno) e Alghero (6 al giorno) e dal primo agosto con i collegamenti nazionali e internazionali per Bari, Catania, Lampedusa, Napoli, Palermo, Pantelleria, Reggio Calabria, Amsterdam, Bruxelles, Londra, Parigi e non solo. Alitalia tuttavia sottolinea che il mese prossimo effettuerà complessivamente oltre 1.600 servizi alla settimana, il 24% in più rispetto a luglio e oltre il doppio di quelli operati a giugno. L’attività raggiungerà così ad agosto circa il 45% di quanto era stato pianificato prima dell’inizio della pandemia.

Ma Alitalia non è l’unica compagnia che in questa fase è stata costretta a rivedere il programma dei voli di agosto. Il trionfo delle staycation, le vacanze a casa propria, e il conseguente mancato decollo delle prenotazioni, sottopongono a turbolenze severe tutte le compagnie, dalle big alle lowcost, da Lufthansa a Easyjet.
L’ultima ad alzare bandiera bianca è stata Blue Panorama che a sorpresa ha chiuso le rotte per le isole della Grecia, che nell’era pre-Covid valevano per il vettore su base stagionale 380 mila posti. «A causa della minore propensione ai viaggi all’estero e delle misure adottate per limitare la diffusione del coronavirus, è mancata nelle ultime settimane l’attesa ripresa della domanda e al contrario le cancellazioni in vari casi hanno superato le nuove prenotazioni», ha spiegato la compagnia aerea in una nota. Per far fronte alle richieste di rimborso dei passeggeri Blue Panorama ha annunciato che a partire dalla prossima settimana verrà potenziato il call center della compagnia.

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