Resort di lusso, il gruppo Lvmh punta all'acquisto delle masserie in Puglia

Resort di lusso, il gruppo Lvmh punta all'acquisto delle masserie in Puglia
di Rita De Bernart
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 04:40

Centinaia di ettari per progettare e disegnare resort extra lusso, circondati dagli ulivi e a pochi chilometri dal mare. I gruppi di investitori stranieri si affacciano anche in Puglia e guardano con particolare interesse alle caratteristiche che, negli ultimi anni, hanno fatto di questo territorio una delle mete più desiderate da facoltosi personaggi stranieri, attori, sceicchi, per un soggiorno di puro relax, come dimora o come location di matrimoni da sogno. Tra gli investitori che intendono scommettere sulla Puglia c’è per esempio Lvmh, multinazionale proprietaria di Belmond (azienda inglese del turismo di lusso) oltre che di storici marchi d’alta moda, da Louis Vuitton a Dior. L’interesse è rivolto a importanti proprietà della Valle d’Itria e del Salento. E se i colossi del mercato, sulla base di business plan di sicura redditività, nelle grandi città strizzano l’occhio a immobili di pregio anche storico, in Puglia si pensa perlopiù alla formula delle grandi masserie di lusso con suite da centinaia di metri, piscine, giardini, lounge bar, centri benessere, campi da golf.

Si fanno avanti anche gruppi di dimensioni non grandi, investitori privati: è il caso del fondo israeliano specializzato in immobili di lusso che ha acquistato lo storico palazzo Ducale Venturi di Minervino, tra i borghi più piccoli dell’entroterra leccese, facendone un albergo a cinque stelle. Risalgono invece alla fase pre-Covid gli investimenti nel territorio di Ostuni, in Valle d’Itria: la società canadese Fours Seasons Hotel and Resort e la israeliana Omnaam Group hanno acquistato un terreno lungo il litorale per realizzare una struttura luxury; nella stessa area è praticamente conclusa la trattativa della già citata Belmond per l’acquisto della storica masseria Le Taverne, proprietà riconducibile alla famiglia Veronesi. Destinata, anche in questo caso, a diventare un resort da mille e una notte.

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