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Al ritorno dalle vacanze, in piena terza ondata di caldo africano, si rompe il frigorifero. Ovviamente.
E in agosto a Roma non è facile trovare i tecnici giusti. Anche loro sono in vacanza. Più facile trovare quelli sbagliati, che in ferie non vanno mai. Prima di buttare il vecchio frigorifero ci pensi su. Ricordi che da bambino l’elettrodomestico funzionava per vent’anni. Ti butti a googolare e trovi una piattaforma di pronto intervento. Hanno fatto anche la pubblicità in tv, sarà una cosa seria. Compili un form sul sito e dopo pochi minuti ti arriva una mail con la proposta di un contatto. Ti chiamano al telefono. Ti informano che l’uscita costa 40 euro. Poi dipende da quello che c’è da fare. Sembra tutto ragionevole. Nel giro di cinque ore arriva il tecnico. Ti rassicura: il motore è ok. Bisogna solo aggiungere il gas. Procediamo? Prezzo 250 euro in contanti, 290 con fattura. C’è da chiederlo? Andiamo con la fattura. Il tecnico manipola, berciando contro chi non sa fare il suo lavoro: «Non ci sono più i frigoristi di una volta». L’esibizione muscolare non è mai beneaugurante. Dopo tre quarti d’ora lavoro finito. Fattura pagata. «Fra 12-24 ore riparte la temperatura normale», ci assicura il tecnico saccente. Passano le ore. Niente. Il fresco rimane un sogno sia fuori che dentro il frigorifero. Nel frattempo, arriva un nuovo tecnico, di quelli bravi, che vanno in ferie, ma rientrano sempre un po’ troppo tardi. Sentenzia: il frigorifero è morto. «Le hanno chiesto 250 euro? Una truffa». E quindi? Frigorifero nuovo da comprare e telefonata arrabbiata al tecnico presunto che si ripropone: «Se vuole torno a vedere. Ho fatto tutto a regola d’arte». Ma il frigorifero non funziona! «Succede» replica, aggiungendo: «Come quando si rivolge a un avvocato o a un medico, non sempre risolvono il problema. Ma li paga lo stesso. Mi faccia causa». Morale: non si potrebbe introdurre una norma che imponga il diritto di recesso entro una settimana, come per le vendite a distanza? Se il tecnico – soprattutto se viene accreditato da un marchio cooperativo – viene a casa e non risolve il problema si ha diritto al rimborso. Si paga solo il diritto all’uscita. No?
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