L'impegno delle aziende: in un anno investiti quasi 1,8 miliardi di euro in Corporate social responsability

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di Marco Barbieri
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Mercoledì 2 Dicembre 2020, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 15:34

L'ultimo bilancio disponibile è quello fornito dall’Osservatorio Socialis che da quasi vent’anni monitora gli investimenti in Corporate social responsibility (Csr) delle aziende italiane. E ci dice che il totale degli investimenti delle imprese in attività di responsabilità sociale e di attenzione allo sviluppo sostenibile è stato di 1,77 miliardi di euro. Il dato è relativo al 2019 e la rilevazione viene condotta ogni due anni. Si tratta quindi di un valore che ha superato del 25% quello del 2017. A puntare sulla Csr nel corso dello scorso anno è stato il 92% delle aziende con più di 80 dipendenti dislocate sul territorio italiano. Le attività? Formazione (49%), iniziative a favore dei territori dove le aziende sono insediate (47%), investimenti in azioni per diminuire l’impatto ambientale (42%) e per migliorare il risparmio energetico (38%). Sul 2020 incombe una previsione di qualche taglio alle risorse rivolte a queste iniziative. «In piena pandemia al momento della rilevazione dei dati, per il 37% delle aziende la cifra che si era previsto di investire è inferiore a quella del 2019, con molti budget ridotti, annullati o riconvertiti – sostiene Orsi – Di contro c’è un 18% delle imprese che non aveva ancora previsto un budget e dopo l’emergenza sanitaria ha deciso di stanziarne uno: in estrema sintesi siamo di fronte ad una riduzione del 19% degli investimenti, ma le cronache ci raccontano anche di un impegno delle aziende nella solidarietà, nella riconversione delle attività, nel sostegno al sociale senza precedenti. Insomma: distanti ma uniti».

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L’OBIETTIVO

 Chi sicuramente non ha dato segni di frenata nel suo impegno per la Csr è il maggior gruppo bancario del nostro Paese. Il mese scorso, per il decimo anno consecutivo, Intesa Sanpaolo è stata inclusa – unica banca italiana – negli indici finanziari Dow Jones Sustainability Index World e Dow Jones Sustainability Index Europe di S&P Global, tra i più importanti indici borsistici ESG mondiali ed europei. «Essere sostenibili, per Intesa Sanpaolo, significa andare oltre le dichiarazioni di principi e tradurre i nostri valori in un impegno quotidiano e credibile, frutto di una precisa strategia, di politiche aziendali, di azioni e di comportamenti attenti alle esigenze di chi si relaziona con noi» commenta Elena Flor, responsabile Csr del Gruppo.

Nel Piano d’Impresa 2018-2021, Intesa Sanpaolo si è impegnata a rafforzare la propria leadership nella Corporate social responsibility, puntando a diventare un modello di riferimento in termini di sostenibilità e di responsabilità sociale e culturale. «Intendiamo diventare la prima Impact Bank al mondo, con un fondo specifico destinato a garantire prestiti alle categorie che hanno difficoltà di accesso al credito, nonostante il loro potenziale.

La prima iniziativa del nostro Fund for Impact è stata “per Merito”, un “prestito d’onore” per studenti meritevoli. Lanciate nel gennaio 2020 due nuove iniziative, per supportare le madri lavoratrici e le persone ultracinquantenni che hanno perso il lavoro o hanno difficoltà ad accedere al trattamento pensionistico». Nel 2019 sono stati 3,8 miliardi di euro i finanziamenti ad alto impatto sociale erogati. Oltre 200 milioni di euro a supporto del terzo settore e delle imprese sociali, sempre nel 2019. Quasi nove milioni i pasti distribuiti nel periodo 2018-2019 a persone in difficoltà. Coerentemente con questo impegno, Intesa Sanpaolo ha confermato anche nel 2020 di essere una delle pochissime banche al mondo a pubblicare volontariamente in un documento strutturato e organico una rendicontazione infra-annuale di indicatori di natura non finanziaria. L’obiettivo è disporre di un monitoraggio puntuale di progetti, iniziative e indicatori quantitativi di performance nell’ambito Esg (environmental, social, governance): sono stati 2,2 miliardi di euro i finanziamenti ad alto impatto ambientale erogati nel 2019. Il gruppo è stato la prima banca italiana a emettere un Green Bond, per un valore di 500 milioni di euro. Non ultimo: lo scorso anno sono state abbattute del 21,4% le emissioni di CO2 del Gruppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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