Detrazioni e sconti fiscali per chi paga
con bancomat e carta di credito

Manovra, detrazioni e sconti fiscali per chi paga con bancomat e carta di credito
Manovra, detrazioni e sconti fiscali per chi paga con bancomat e carta di credito
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Giovedì 26 Settembre 2019, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 16:42
In questi giorni il governo sta lavorando sulla manovra, dopo l’approvazione della nota di aggiornamento al Def: due le misure in primo piano, il taglio del cuneo fiscale (cioè delle tasse sul lavoro) che dovrebbe ‘appesantire’ le buste paga dei dipendenti, e lo stop all’aumento dell’Iva dal primo gennaio. Ma un’altra importante novità nella manovra dovrebbe essere un intervento per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici, cioè con bancomat e carte di credito.



Per limitare l’uso del contante infatti, il governo sta pensando a un abbassamento della soglia massima per le transazioni cash (oggi fissata a tremila euro) e ad incentivi per i pagamenti elettronici: si dovrebbero azzerare le commissioni per i commercianti per le spese fino a 5 euro e ridurla di molto per quelle fino a 25. Inoltre potrebbero essere introdotte sanzioni per i professionisti che non hanno il ‘Pos’, e anche minisconti fiscali a favore di chi compra usando bancomat e carta.



CONFIMPRESE: FAVOREVOLI A USO CARTE «Tutto quello che facilita la rapidità della transazione, e quello che consente di non far toccare il denaro ai dipendenti, per noi è positivo. Quindi siamo totalmente favorevoli all'uso delle carte come strumento di pagamento», ha commentato il presidente di Confimprese, Mario Resca, a margine della conferenza stampa per il ventennale dell'associazione. «Noi riteniamo - ha aggiunto - che il sommerso è una concorrenza sleale a chi è in regola. La tracciabilità ritengo che sia doverosa, in uno Stato normale questo avviene. Quindi siamo totalmente favorevoli».

Confimprese, al nuovo governo, chiede di lavorare su quattro punti. «Chiediamo interventi - ha proseguito Resca - la riforma della pubblica amministrazione centrale e periferica, perchè la burocrazia, unita all'incertezza sui tempi della giustizia, è un grave ostacolo allo sviluppo dell'attività imprenditoriale e allontana gli investimenti esteri.
Chiediamo anche di proseguire sul taglio del cuneo fiscale, la tutela della libertà di fare impresa, la lotta all'evasione fiscale e investimenti sulle infrastrutture. Tenere aperti i negozi la domenica e nei giorni festivi spesso vuol dire garantire la sopravvivenza dell'attività stessa e i posti di lavoro che da questa dipendono».
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