​Obiettivo lavoro, ecco i mestieri
del futuro richiesti già nel 2018

Lavoro, ecco i mestieri del futuro più richiesti già nel 2018
​​Lavoro, ecco i mestieri del futuro più richiesti già nel 2018
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Martedì 23 Gennaio 2018, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 18:18
Quali saranno i lavori del futuro? Quelli che consentiranno ai più giovani di trovare un lavoro in tempi brevi e, perché no, ben retribuito? La risposta pare scontata: quelli che gravitano nell’orbita delle professioni digitali. Secondo gli analisti, infatti, l’offerta di lavoro nel settore dell’Information Technology e dell’informatica almeno per i prossimi vent’anni avrà una crescita media annua sopra il 10%. Solo che non è facile individuare che requisiti si dovranno possedere. Si sente dire spesso che oltre la metà dei lavori del futuro devono ancora essere inventati. Ma, seguendo cosa dicono gli specialisti delle ‘risorse umane’ (quelli che selezionano i nostri curriculum), è già possibile intravedere quelli che nell’immediato possono essere i mestieri di cui ci sarà assoluto bisogno nel 2018. E che, proprio per questo, garantiranno un impiego sicuro. Specialmente ai neolaureati. Ecco i 10 profili (quasi tutti 'digitali') su cui, ad esempio, scommette Hunters Group, società leader nel recruiting a livello globale. Lo riporta il sito Skuola.net.

10. E-mail marketing manager

È la figura aziendale che si occupa di trovare e fidelizzare i clienti usando come principale strumento di lavoro la ‘posta elettronica’. La sua retribuzione annua lorda varia da 45mila a 70mila euro, a seconda dell’esperienza maturata, dell’elenco dei clienti che può portare in dote e del numero di persone gestite.

9. Sales lead generation

È il professionista che, lavorando in team con la risorsa precedente, vende a soggetti terzi i progetti di e-mail marketing. La sua missione è acquisire contatti profilati interessati ai servizi dell’azienda o dei suoi clienti. In media guadagna dai 40mila ai 90mila euro, a seconda degli anni esperienza, di mercati, fatturati e clienti gestiti.

8. Chief digital officer

Per diventare Chief digital officer bisogna essere in grado di coordinare i processi e le trasformazioni digitali. E promuoverne la cultura in azienda. Chi ha tali caratteristiche e competenze – difficile da possedere se non dopo alcuni anni di lavoro - riesce a portarsi a casa dai 90mila ai 150mila euro.

7. Cloud architect

Si occupa dell’ideazione e realizzazione architetture in cloud, spazi web che permettono di gestire in maniera virtuale interi sistemi informativi, senza più bisogno di un supporto fisico. La retribuzione, a seconda dell’esperienza, va dai 45mila ai 60mila euro.

6. Cyber security manager

La sicurezza è un aspetto fondamentale per ogni azienda. Specie nell’era di Internet. Il Cyber security manager è colui al quale viene affidata tutta la gestione dei dati in azienda e dei macchinari. Più si è bravi e più si lavora per grandi aziende. Man mano che si cresce sale anche lo stipendio, che mediamente si aggira sui 50mila euro.

5. Data protection officer

Altra figura in qualche modo legata alla ‘sciurezza’. Solo che, nel caso del data protection officer, a dover essere tutelati sono i dati sensibili dei clienti e del personale dell’azienda. Nel rispetto delle normative di privacy nazionali e internazionali. Se è bravo riesce a posizionare la sua retribuzione tra i 50mila e i 70mila euro.

4. Project manager

Una delle nuove professioni digitali più note. È colui che si occupa di sviluppare progetti per i clienti dell’azienda. Soprattutto legati a impianti e macchinari. Un lavoro che fa guadagnare tanto (60-120mila euro lo stipendio medio, determinato dagli anni di esperienza) ma che fa anche viaggiare molto, visto che spesso le aziende che hanno bisogno di lui gestiscono le richieste delle multinazionali.

3. Responsabile di produzione

In un certo senso è il meno digitale dei mestieri presenti in elenco. È la persona che pianifica, controlla e coordina l'attività produttiva di tutto lo staff aziendale al fine di ottimizzare le risorse impegnate (umane, economiche e tecnologiche). In pratica crea i collegamenti tra i vari reparti con l'obiettivo di aumentare i livelli di produttività. Il suo ‘prezzo’ oscilla tra 50mila e 110mila euro.

2. Plant manager

È il responsabile del controllo fisico degli ambienti di lavoro. Specialmente se l’azienda ha degli stabilimenti di produzione. Per questo ha la delega a dirigere e coordinare tutte le funzioni aziendali e le relative risorse impegnate. In più, analizza i processi produttivi per arrivare a proposte di miglioramento e assicurare un adeguato livello di efficienza. Reddito tra i 70mila ai 200mila euro

1. Program manager

A lui è demandata la pianificazione complessiva e il controllo di uno o più progetti. Ha rapporti con tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto, integrandolo con le opportune informazioni. Il suo obiettivo è pianificare le fasi di realizzazione. Nonché la gestione centralizzata di tutti i documenti necessari. Gli stipendi? I più giovani si portano a casa non più di 50mila euro, i più esperti fino ai 100mila euro.
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