Inps: «Inutile il codice "E" sui certificati
per evitare le visite fiscali, ecco perché»

Inps: «Inutile il codice "E" sui certificati per evitare le visite fiscali, ecco perché»
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Mercoledì 24 Ottobre 2018, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 15:56
Inutile chiedere al medico curante di apporre il codice "E" sul certificato di malattia nella speranza di evitare l'esenzione dalle visite fiscali domiciliari. Lo spiega l'Inps, ricordando che «a seguito di notizie false diffuse sul web» molti lavoratori stanno facendo questa richiesta al proprio dottore. L'istituto fa presente innanzitutto che le norme non prevedono un esonero dal controllo ma solo dall'obbligo di reperibilità. In ogni caso resta possibile la verifica concordata con l'interessato.

Hanno la possibilità di non rispettare le fasce di reperibilità i lavoratori dipendenti pubblici e  privati affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita o in situazione di invalidità riconosciuta pari ad almeno il 67% Per i dipendenti pubblici l'esonero dalla reperibilità è possibile anche in caso di causa di servizio riconosciuta, per determinate menomazioni o patologie.

Per quanto riguarda il codice "E" l'Inps chiarisce che si tratta di un codice ad esclusivo uso interno dei medici Inps, che lo possono apporre durante l'esame dei certificati pervenuti, in caso di malattie gravissime solo «secondo precise disposizioni centralmente impartite». la conclusione dell'istituto è che «qualsiasi eventuale annotazione nelle note di diagnosi della dizione “Codice E” non può evidentemente produrre alcun effetto di esonero né dal controllo né dalla reperibilità».
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