Tasi, doppia rata e decreti
Le nuove tasse sulla casa

Tasi, doppia rata e decreti Le nuove tasse sulla casa
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Mercoledì 21 Maggio 2014, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 11:29
MILANO - La tassazione sulla casa per il 2014 sta assumendo una forma definitiva, anche se in un quadro ancora complicato per i contribuenti. Dopo l'indicazione del Governo sulla doppia scadenza per la prima rata della Tasi, arriva anche l'approvazione definitiva del decreto casa che contiene norme importanti sull'acquisto di mobili nel contesto delle ristrutturazioni e sui contratti d'affitto a canone concordato. A questi temi è dedicato oggi lo speciale del Sole 24 Ore 'Le nuove tasse sulla casa'.



In primo piano c'è, innanzitutto, l'appuntamento del 16 giugno con la prima rata dell'Imu e della Tasi nei Comuni che avranno pubblicato le aliquote entro il 31 maggio: lo speciale esamina tutte le combinazioni possibili tra le due imposte, spiega le regole da applicare e offre le risposte ai principali casi pratici. Sia per l'Imu che per la Tasi, Il Sole 24 Ore pubblica l'elenco aggiornato dei Comuni che hanno già approvato le delibere sulle modalità di pagamento. C'è, poi, il caso delle città - la quota più numerosa - che non riusciranno a rispettare la scadenza di fine maggio: in questo caso i cittadini saranno chiamati alla cassa per la Tasi entro la metà di settembre.



L'altro fronte è il decreto casa, che contiene disposizioni più favorevoli per chi acquista mobili, arredi ed elettrodomestici: queste spese non dovranno più essere inferiori al costo della ristrutturazione; l'unica soglia è legata, adesso, al tetto massimo di spesa, pari a 10mila euro. Buone notizie per i contribuenti anche in materia di affitti: viene ridotta dal 15 al 10% l'aliquota sulla cedolare secca da applicare sui contratti a canone concordato, oltre alla sanatoria dei 'minicanonì per gli inquilini che hanno denunciato i proprietari per gli affitti in nero, agli sconti per i proprietari che esercitano attività d'impresa e all'incentivo per le locazioni in favore dei meno abbienti.



Come compilare UNICO 2014 Guida per le società di capitali. Nel modello Unico 2014 trovano ingresso, in assenza di grandi modifiche normative, le novità derivanti dalle interpretazioni delle Entrate. La sola disposizione rilevante per i bilanci delle imprese, costituita dalla facoltà di rivalutare beni e partecipazioni, non ha infatti trovato un diffuso seguito, per l'onerosità dell'imposta sostitutiva e le scarse aspettative di recupero fiscale dei maggiori ammortamenti in un quadro economico depresso. Tra i chiarimenti delle Entrate, quello di più sicuro impatto riguarda la possibilità, quando ci si accorge di costi «fuori competenza» in bilancio, di recuperare le deduzioni omesse arrivando fino al quinto anno precedente.



Da salutare con favore anche il chiarimento, che mette fine ad anni di contenzioso, circa la deducibilità degli accantonamenti stanziati per l'indennità di clientela di agenti e rappresentanti. In un anno di bilanci gonfi di perdite su crediti, va segnalata la circolare 26/E/2013, che l'Agenzia diffuse lo scorso anno quando ormai il calcolo delle imposte da versare era stato chiuso. La deduzione fiscali sui mancati incassi può attenuare in parte l'effetto dell'insolvenza dei clienti. Nella guida predisposta dal Sole 24 Ore tutte le regola da seguire per la corretta compilazione del modello dalla compensazione dei crediti alla correzione degli errori, dai redditi agrari alla deduzione degli interessi passivi. Naturalmente senza trascurare le norme in fatto di leasing, impianti fotovoltaici e società immobiliari.