Ikea rinuncia alla cassa integrazione e restituisce i soldi ai dipendenti: «La crisi meno grave del previsto»

Ikea rinuncia alla cassa integrazione e restituisce i soldi ai dipendenti: «La crisi meno grave del previsto»
Ikea rinuncia alla cassa integrazione e restituisce i soldi ai dipendenti: «La crisi meno grave del previsto»
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Giovedì 18 Giugno 2020, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 13:10
Ikea riparte e, in tutto il mondo, decide di farlo senza il supporto degli ammortizzatori sociali. «Abbiamo deciso di sospendere la procedura di accesso ai fondi per la Cassa Integrazione, inizialmente richiesti» spiega in una nota, perché «anche se nessuno è in grado di prevedere con precisione l'evoluzione di questa situazione e tutte le sue conseguenze sul business, in questo momento possiamo guardare al futuro con una prospettiva di speranza». Nei casi in cui i lavoratori non abbiano ricevuto la piena retribuzione negli scorsi mesi «ci impegniamo a coprire retroattivamente la differenza. Se alcuni dei nostri co-worker non dovessero essere in grado di tornare al lavoro, IKEA continuerà a garantire loro l'intera retribuzione, fino al loro completo rientro» aggiunge il gruppo ricordando che la decisione è stata presa da Ikea a livello internazionale in tutti i paesi in cui sono previste o sono state richieste forme di supporto al reddito

«Al culmine della pandemia la nostra priorità è stata quella di garantire la stabilità retributiva per il maggior numero possibile di co-worker in Italia per il maggior tempo possibile» ricorda in una nota Ikea. «In una situazione che appariva molto incerta, avevamo quindi deciso di accettare il sostegno offerto dal Governo italiano, presentando, in accordo con le Organizzazioni Sindacali Nazionali e i rappresentanti sindacali dei punti vendita, richiesta di accesso alla Cassa Integrazione Guadagni in Deroga».
Ora che i dipendenti sono tornati al lavoro in tutti i 21 negozi in Italia «anche se sappiamo che ci aspettano tempi difficili, vogliamo pensare a lungo termine e guardare alle generazioni future. In un momento in cui così tante persone hanno passato e continuano a passare molto tempo a casa, la nostra visione e i nostri valori non sono mai stati così importanti. Siamo impegnati a continuare a svolgere un ruolo importante nella società, a uscire rafforzati da questa crisi e a continuare ad essere guidati dalla nostra visione».
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