Della Valle mette nel mirino
il presidente della Fiat

Della Valle mette nel mirino il presidente della Fiat
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Sabato 15 Febbraio 2014, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 10:46
FIRENZE - Nuovo attacco di Diego Della Valle nei confronti di John Elkann dopo lo scontro tra il leader della Tod's e il presidente della Fiat dei giorni scorsi. Della Valle stato intercettato oggi a Firenze, davanti a Palazzo Vecchio, dai giornalisti. E, dopo un'iniziale 'Oggi parlo solo di calcio', si è lasciato andare ad un duro sfogo. «Il poveretto di Jaki non perde mai tempo di ricordare agli italiani che è un imbecille», ha detto Della Valle commentando le dichiarazioni di Elkann sui giovani. «Dovremmo fare un referendum - ha aggiunto - e chiederci se lo vogliamo ancora in Italia».



Della Valle si riferiva a quanto detto ieri a Sondrio dal presidente della Fiat in un incontro con gli studenti delle scuole superiori: «Il lavoro c'è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo». «Se guardo a molte iniziative che ci sono, non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunità - aveva aggiunto - perchè da un lato non c'è una situazione di bisogno oppure non c'è l'ambizione a fare certe cose». Secondo Elkann «ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero ma c'è tantissima domanda di lavoro ma c'è poca offerta perchè i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione».



Oggi, tornando sull'argomento Diego Della Valle, a Firenze per assistere alla partita Fiorentina-Inter, ha ribaltato contro la Fiat il discorso sulla mancanza di lavoro per i giovani: «John Elkann è uno che appartiene ad una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro e, di conseguenza, anche le speranze di molti giovani». Osservando anche che è «una vergogna che uno degli Agnelli dica che oggi in Italia i giovani hanno i posti di lavoro». «Uno che si permette di dire che i ragazzi stanno a casa perchè non hanno voglia di lavorare, perchè il lavoro c'è, è un imbecille - ha continuato - lo tengano a casa, lo tengano un po' a riposo, vada a sciare».



Ma questo è solo l'ultimo capitolo di una guerra che va avanti da tempo. Nei giorni scorsi, la lite si era concentrata su Rcs. «Non posso pensare che Della Valle abbia preoccupazioni su Rcs, penso che la Tod's lo preoccupi - aveva detto Elkann dopo le minacce di Della Valle di azioni legali sul gruppo del Corriere della Sera -. La Tod's va male, è giù del 20 da inizio anno. Rispetto ai suoi concorrenti Prada, Armani, Lvmh e Kering è un nano. Un'azienda di dimensioni piccole e non sta andando bene».



Immediata la replica del numero uno della Tod's con l'accusa nei confronti della Fiat di di essere scappata dall'Italia, perchè «chi si comporta così non merita nessun rispetto» e un invito sarcastico a visitare la propria azienda. «Potrebbe anche rimanere per uno stage - ha detto -, visto che ha molto tempo libero, così potrà imparare cosa vuol dire lavorare per davvero».
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