De Tomaso contesa da svizzeri e cinesi
In pole c'è la cordata di Hong Kong

De Tomaso contesa da svizzeri e cinesi In pole c'è la cordata di Hong Kong
2 Minuti di Lettura
Venerdì 27 Febbraio 2015, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 13:15
MILANO - Un'azienda fallita, 800 operai in attesa di conoscere il proprio destino, un curatore fallimentare di fronte a un grande dilemma. Tutt'altro che prevedibile l'esito dell'asta della De Tomaso, la travagliata azienda automobilistica fondata a Modena nel 1959 dal pilota italo-argentino Alejandro de Tomaso e fallita definitivamente nel luglio del 2012 dopo uno sfortunato tentativo di rilancio ad opera di Gian Mario Rossignolo. Stamane presso il Tribunale di Torino sono state aperte le buste contenenti le offerte delle uniche due pretendenti in lizza. La cordata composta dalla finanziaria elvetica L3 Holding e dalla lussemburghese Geny Capital, holding di partecipazioni che detiene, tra le altre cose, Lotus F1 e Polaroid, ha offerto 300 milioni di euro e proposto un piano industriale da realizzare nel torinese, che prevede l'assunzione iniziale di 60 dipendenti per arrivare a quota 360 nel 2020. L'altro pretendente, Ideal Team Venture Limited, fondo di Hong Kong con sede nelle Isole Vergini, ha offerto 400 mila euro senza però presentare un piano industriale. Quando il giudice ha disposto la possibilità di rilancio a partire da 400 mila euro, la cordata svizzera si è ritirata mentre il Gruppo cinese si è spinto fino a 510 mila euro vincendo il primo round. A questo punto spetterà al Tribunale di Torino, che si riserva circa 10 giorni di tempo prima di decretare il vincitore, decidere se dare priorità all'offerta economica o al piano industriale. Secondo i sindacati, a Ideal Team interessano soltanto il marchio e il prototipo della Deauville, dunque non c'è speranza per un rilancio della produzione in Italia. (Teleborsa)

© RIPRODUZIONE RISERVATA