Famiglie, imprese e lavoratori, ecco i primi 106 milioni della Regione Marche: «Tempi brevi per averli»

Famiglie, imprese e lavoratori, ecco i primi 106 milioni della Regione Marche: «Tempi brevi per averli»
Famiglie, imprese e lavoratori, ecco i primi 106 milioni della Regione Marche: «Tempi brevi per averli»
di Martina Marinangeli
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Sabato 30 Maggio 2020, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 23:51

ANCONA - Il bazooka ha sparato il primo colpo. Il Consiglio regionale ha approvato ieri con 22 voti favorevoli (maggioranza e M5s, escluso il consigliere Fabbri che si è astenuto) la proposta di legge ad iniziativa della giunta sulle “Misure straordinarie ed urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 per la ripartenza delle Marche” che prevede risorse a sostegno di famiglie, imprese e lavoratori autonomi, pari a 106,7 milioni di euro. I tempi di erogazione? «Prima possibile», ha detto l’assessore Fabrizio Cesetti.



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La manovra si completerà con un provvedimento da 105 milioni di euro che dovrà essere predisposto da palazzo Raffaello, arrivando alla cifra complessiva di 211,7 milioni. Se il centrosinistra, nella figura del presidente della commissione Affari istituzionali Francesco Giacinti, parla di un «provvedimento senza precedenti per aiutare chi è più in difficoltà», l’atto varato ieri in Aula non ha invece convinto affatto il centrodestra – lo schieramento non ha partecipato al voto –, con il vicepresidente forzista del Consiglio, Piero Celani, che lo ha definito «confuso, generico, dispersivo e tardivo». 
 
Al netto delle ovvie prese di posizione agli antipodi tra maggioranza ed opposizione, la parte della manovra che ha ricevuto ieri disco verde istituisce tre fondi: uno da 58,632 milioni di euro per attenuare la crisi del sistema economico, uno da 42,7 milioni per spese di investimento ed un terzo per le piccole e medie imprese di 5 milioni. A questi si aggiungono altri 400mila euro, aggiunti all’articolato tramite emendamenti. Insieme alla pdl, sono stati approvati anche tre ordini del giorno, di cui uno uscito dalla commissione Affari istituzionali che indica le linee guida su come utilizzare tali somme. In primis, stabilisce che basterà l’autocertificazione per fare richiesta, bypassando modelli complicati da redigere, come quello Isee.

Inoltre, chiede alla giunta di sostenere i singoli e i nuclei familiari a rischio esclusione sociale, attenzione per le Onlus e per le associazioni, maggiori risorse a sostegno della cultura e dello spettacolo dal vivo e, in generale, contributi a fondo perduto per le imprese ed i lavoratori autonomi dei settori che saranno più penalizzati anche nella fase post-emergenza. Si è detto «molto soddisfatto per l’approvazione di questa pdl» il numero uno di palazzo Leopardi, Antonio Mastrovincenzo, che l’ha definita «un’iniezione di fiducia notevole per tutta la comunità marchigiana», mentre di parere diametralmente opposto è il consigliere leghista Mirco Carloni, che osserva come «in questa legge economica non c’è alcuna strategia». Il capogruppo dei 5 stelle Gianni Maggi, invece, ha spiegato così le ragioni del voto in linea con la maggioranza: «Con l’ordine del giorno uscito dalla commissione, abbiamo dato il nostro contributo per indirizzare l’utilizzo di queste risorse, che servono alla comunità marchigiana per risollevarsi dalla crisi legata all’emergenza». La chiosa spetta all’assessore al Bilancio Cesetti, che rilancia: «non è una manovra da oltre 210 milioni, ma da quasi 250 milioni di euro», ricordando i 20 milioni per le premialità a favore degli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid19 ed i 14 per sostenere il credito alle imprese mediante il meccanismo dei Confidi, extra bazooka.

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