Coronavirus, prima casa e Imu le agevolazioni in arrivo

Dichiarazione dei redditi
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di Andrea Bassi
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Domenica 29 Marzo 2020, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 12:37
Il governo sta lavorando ad un secondo decreto legge, definito "decreto-aprile", che dovrebbe essere approvato a cavallo di Pasqua. Nel testo saranno contenute alcune norme che riguardano la casa. Alcune sono state annunciate direttamente dal governo all'interno delle Faq, le domande e le risposte, al primo decreto anti-crisi, quello adottato a marzo. 

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Alla domanda se il provvedimento già adottato sospendesse i termini di legge previsti per le eventuali decadenze (come per esempio la decadenza dai benefici prima casa in caso di mancato riacquisto entro 5 anni o mancata vendita dell'immobile entro un anno), la risposta del ministero è stata la seguente: 

"Questi termini non sono sospesi perché la perdita delle agevolazioni fiscali collegate all’acquisto della prima casa si associa al compimento di atti o vicende di tipo non strettamente tributario (cessione della prima casa prima dello spirare dei 5 anni e riacquisto di altro immobile entro un anno; spostamento della residenza entro 18 mesi dall'acquisto). È allo studio un intervento legislativo per il prossimo decreto legge, finalizzato a derogare ai termini di decadenza in questione".

Il tenore della risposta, dunque, lascia intendere che il prossimo provvedimento sospenderà questi termini. 

La Nota 4-bis all’art. 1 della Tariffa Parte I del Testo Unico Registro consente di acquistare con i benefici “prima casa” anche a chi risulta già in possesso di un immobile acquistato con i medesimi benefici, purché provveda ad alienarlo entro un anno dal nuovo acquisto. La finalità della norma è quella di agevolare chi cambia la propria abitazione, essendo frequente e fisiologico che possa accadere di acquistare prima la nuova dimora in cui ci si trasferisce e cedere dopo la vecchia da cui si fuoriesce. A tale scopo, la norma consente un “nuovo” acquisto con i benefici “prima casa” a patto che l’alienazione della “ex prima casa” avvenga entro un anno dal “nuovo” acquisto. Questo termine oggi risulta difficile da rispettare anche per la chiusura delle Agenzie immobiliari.

Ad essere sospeso dovrebbe essere anche l'obbligo del trasferimento della residenza nel comune ove è ubicato l’immobile entro 18 mesi dell’acquisto. Altro caso in cui le norme prevedono la decadenza dai benefici fiscali per la prima casa. Così come la sospensione dovrebbe riguardare anche l'obbligo di riacquisto entro un anno per chi ha ceduto prima che siano passati 5 anni dall'acquisto un'abitazione per la quale ha ottenuto gli incentivi. 

Si tratta di passaggi rilevanti, anche perché chi non ottempera a questi obblighi è tenuto a pagare la differenza tra l'imposta di registro agevolata (il 2%) e quella ordinaria (il 9%) maggiorata delle sanzioni che possono arrivare al 30%. 

Il decreto di aprile, inoltre, dovrebbe contenere anche la facoltà per i Comuni di posticipare il pagamento della rata Imu di giugno fino a novembre. Dipenderà dai singoli Comuni la decisione se posticipare il pagamento o meno. 
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