Coronavirus, gli asintomatici positivi non potranno lavorare nemmeno in smart working

Coronavirus, gli asintomatici positivi non potranno lavorare nemmeno in smart working
Coronavirus, gli asintomatici positivi non potranno lavorare nemmeno in smart working
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Venerdì 4 Settembre 2020, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 19:08

Chi è asintomatico e positivo al covid non potrà lavorare in smart working. A delineare la situazione sono i decreti Cura Italia e Rilancio, poi convertiti in leggi, oltre al «messaggio» Inps 2584 del 24 giugno e al dpcm 7 agosto del 2020 che affermano che trattandosi di malattia implica l'obbligo a non lavorare.

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A chiarire la questione a Il Corriere della Sera è  l’avvocato Cesare Pozzoli: «Il decreto Agosto ha stabilito che le persone di ritorno da vacanze in zone a rischio debbano stare in isolamento in attesa del tampone. Bene, anche questo isolamento è equiparato alla malattia quindi implica il divieto di lavorare». Secondo i recenti dati, sembra che a riguardare il decreto siano circa 10 mila persone in Italia. Si tratta di uomini e donne che hanno scoperto di essere positivi e sono stati messi in isolamento ma che pur non avendo i sintomi della malattia sono esenti dal lavoro da remoto.

 

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