Contratto statali, bonus in busta paga
per un anno a chi guadagna di meno

Marianna Madia
Marianna Madia
di Andrea Bassi
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Lunedì 18 Dicembre 2017, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 06:35
Il rinnovo del contratto degli statali entra nell'ultimo miglio della trattativa. Mercoledì 20 dicembre sindacati e Aran si vedranno per discutere gli ultimi dettagli prima della firma che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe arrivare prima di Natale almeno per il comparto delle funzioni centrali, quello che comprende ministeri, Agenzie fiscali, Inps e Inail. Intanto iniziano a circolare nuove bozze. Nell'ultima, come anticipato nei giorni scorsi da Il Messaggero, è stato inserito un bonus economico che si andrà ad aggiungere agli 85 euro lordi di aumento mensile promessi dal governo, e che sarà riservato ai redditi più bassi. 

La bozza di contratto fa riferimento ai redditi già interessati dalle misure di salvaguardia approvate negli ultimi anni. Il parametro per ottenere il "bonus", insomma, dovrebbe essere quello già utilizzato per gli 80 euro introdotti dal governo Renzi. Ad incassare l'aumento extra, dunque, saranno tutti coloro che guadagnano fino a 26.600 euro lordi annui, cifra aggiornata proprio con l'ultima legge di Bilancio. Il bonus sarà pagato in rate mensili da febbraio a dicembre del 2018. 

Non è l'unica novità prevista dalla bozza. Molto nutrito è anche il capitolo dei premi e dei "disincentivi". Per combattere l'assenteismo negli uffici vengono previste significative riduzioni delle risorse a titolo di premio non solo per il singolo ma a tutto l'ufficio a cui appartiene. Significa, insomma, che chi ha un collega "fannullone" rischia di non vedersi riconosciuto nessun premio.Lo scopo della misura  è «disincentivare elevati tassi di assenza del
personale». Sarà un organismo ad hoc, formato sia da rappresentanti dell'amministrazione che del sindacato, a proporre le contromosse in caso «siano rilevate assenze medie» sopra i tassi di riferimento, o «siano osservate
concentrazioni» in date particolari.
 
Dall'altro lato, invece, la nuova bozza prevede dei "super-premi" per gli statali più bravi. Chi nei procedimenti di valutazione ottiene dei voti particolarmente alti, avrà diritto ad una maggiorazione individuale del premio del 30% rispetto alla media dei premi erogati ai suoi colleghi. Questo "super-premio" potrà essere erogato al massimo al 30% dei dipendenti dell'amministrazione. 
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