Da Centobuchi alla conquista del mondo con il casual-chic griffato Yoon

Da Centobuchi alla conquista del mondo con il casual-chic griffato Yoon
Da Centobuchi alla conquista del mondo con il casual-chic griffato Yoon
di Massimiliano Viti
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Giovedì 23 Gennaio 2020, 12:43

MONTEPRANDONE - «Yoon è... il capo che non hai». La definizione è di Lorenzo Mancini, uno dei soci del marchio di abbigliamento apprezzato soprattutto all’estero. Non a caso l’ultima collezione, destinata alla stagione autunno-inverno 2020-2021, è di ispirazione brit, con un respiro molto internazionale. Yoon, prodotto e distribuito da Lom Fashion di Centobuchi di Monteprandone, azienda che produce anche per altri brand della moda, è solo l’ultima creazione della lunga storia della famiglia Mancini arrivata, dopo 50 anni, alla terza generazione sempre nel settore del fashion.
Il nome e il marchio Yoon arrivano da un’idea dello stilista Mirco Giovannini nel 1999. Il termine rappresenta una caratteristica della lingua giapponese. Il brand si caratterizza per un’eleganza artigianale casual chic che ha conquistato le piazze di tutto il mondo grazie all’uso di filati pregiati, fibre ecologiche e innovative. Acquisito alcuni anni fa per rafforzare la presenza dell’azienda nel mercato casual-chic, Yoon ha premiato l’azienda conferendole grande visibilità.

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«Qualità nei prodotti e serietà aziendale sono le carte che ci giochiamo per sfidare il mercato. Un mercato difficile sotto molti aspetti e dove le aziende più grandi sono sempre più potenti» afferma Lorenzo Mancini. Yoon vende per il 95% del fatturato (circa un milione di euro) all’estero attraverso negozi di alta gamma, come Harvey Nichols, e ha uno showroom a Milano. «Tra le strategie future abbiamo quella di crescere sul mercato italiano che anni fa avevamo abbandonato e, sul fronte export, quello di approcciare il Nord Europa. Infine stiamo valutando la possibilità di potenziare le vendite online. Per crescere sul web occorre una strategia digitale che necessita di notevoli investimenti» sottolinea Mancini, che annuncia l’arrivo del nuovo stilista: Simone Lazzarini, originario di Cagli. 

Maestranze qualificate
L’orgoglio di una produzione cento per cento made in Marche. «Questa è una regione che ti consente di disporre di maestranze qualificate, con distretti produttivi eccellenti. Oltre alla qualità, qui trovi serietà e puntualità nelle consegne» osserva l’imprenditore marchigiano. Che prosegue: «I nostri clienti sono quelli che cercano da noi qualità, ricerca e innovazione. Proponiamo capi particolari, non basici. In sintesi possiamo dire che da noi puoi trovare il capo che non hai nel guardaroba».
Il designer 
Nella collezione autunno-inverno 2020-2021, l’uomo Yoon strizza l’occhio al Regno Unito, abbracciando la morbidezza della vita e cogliendone l’essenza, dentro un viaggio in libertà in un universo dove il dettaglio sartoriale è indiscusso protagonista. I capi vivono spesso in armonia con la natura che spesso rappresentano, con stampe oniriche o negli jacquard. Il designer Simone Lazzarini si ispira a un romanzo inglese che racconta il percorso evolutivo di un lord dell’Hampshire, costruendo una collezione libera e positiva che rifiuta l’adesione passiva a formule convenzionali prive di originalità, lasciando spazio all’espressione dell’individuo. I volumi rifuggono dalle ingessature “classy” scoprendo una nuova estetica che ricorda i volumi geometrici primitivi dei celebri colossi di Stonehenge. La collezione celebra attraverso morbidissimi panni di lana e lana/cachemire dei cappotti con revers ampi o lunghissimi a cercare delle figure inaspettate, la leggerezza e la libertà dell’essere. Le giacche sono pensate per ogni tipo di occasione mai con tessuti schiacciati o piatti. I pantaloni sono a vita alta di cotone smerigliato, flanella o velluto e si abbinano alle camicie rigorosamente abbondanti. I tessuti tecnici hanno il compito di vivacizzare i capi basici, contaminando la collezione verso un gusto più streetwear. Le stampe si ispirano all’idillio raffigurando la natura. L’impatto è fresco e brillante, pur essendo una collezione invernale, perché i capi esprimono una forte identità in un total look che non lascia spazio alle incertezze.
 

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