"Banca Marche, un futuro
a sostegno del territorio"

"Banca Marche, un futuro a sostegno del territorio"
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Lunedì 14 Aprile 2014, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 17:16
ANCONA - “La politica e le istituzioni marchigiane continuano a seguire da vicino la situazione di Banca Marche. Un fronte unico che ribadisce la necessit che la banca continui a svolgere la sua funzione di sostegno al territorio marchigiano.” Queste le parole del presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Marche, Fabio Badiali, che nella mattinata di oggi ha incontrato i Parlamentari marchigiani e le rappresentanze sindacali dell’istituto.



Durante l’incontro le Organizzazioni sindacali hanno ribadito in primo luogo la necessità di arrivare alla quantificazione delle perdite basata su criteri il più possibile uniformi rispetto a quelli utilizzati da altri istituti di credito, anche al fine di ridurre gli accantonamenti che oggi appesantiscono il deficit della banca in misura eccessiva, tale da impedire la definizione di un piano industriale che si basi prioritariamente sul mantenimento degli assets strategici e dell’autonomia dell’istituto.



All’incontro, cui hanno partecipato I capi Gruppo del Consiglio regionale, erano presenti gli onorevoli Irene Manzi (Pd), Emanuele Lodolini (Pd), Patrizia Terzoni (M5S) e la senatrice Camilla Fabbri (Pd).

Commissione, parlamentari e organizzazioni sindacali si sono ritrovati concordi nel ritenere che il futuro della banca non può essere il frutto di una mera operazione finanziaria e commerciale ma deve essere il risultato di una strategia imprenditoriale che abbia come obiettivo il sostegno all’imprenditoria marchigiana e che rifugga da una mera logica liquidatoria.



Il presidente Badiali ha ribadito il proprio impegno ad incontrare a breve le Fondazioni bancarie e i rappresentanti delle associazioni di categoria che sono parte essenziale di questo percorso e il personale precario dell’istituto. I parlamentari hanno chiesto di essere pienamente associati al percorso anche al fine di svolgere un’azione costruttiva nei confronti del Governo centrale.
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