Autostrade, stop alle trattative
con i sindacati: sciopero il 13 e il 14 ottobre

Autostrade, stop alle trattative con i sindacati: sciopero il 13 e il 14 ottobre
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Venerdì 27 Settembre 2019, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 19:19
È saltata la trattiva tra Autostrade e i sindacati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore. Le sigle sindacali annunciano uno sciopero nazionale il 13 e il 14 ottobre, dopo i due fatti nel mese di agosto.
«L'interruzione della trattativa - riferiscono le organizzazioni sindacali - si è avuta sul tema della clausola sociale a tutela dell'occupazione, argomento per noi basilare. Su questo tema dopo un'apprezzabile apertura delle controparti, arrivata fino al raggiungimento di un testo condiviso soddisfacente per entrambe le parti, una delle associazioni datoriali ha espressamente dichiarato, con un atteggiamento incomprensibile, la volontà di ritirare la propria disponibilità a concordare la clausola sociale, determinando l'inevitabile rottura delle trattative».

Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl, «la clausola sociale rappresenta un fattore indispensabile e
fondamentale per dare garanzia e tutela a tutti i dipendenti del settore, al fine di garantire la continuità occupazionale, l'applicazione del Ccnl di settore, il mantenimento di tutti i trattamenti economici e normativi, in un momento di grande cambiamento che investe l'intero arco delle concessioni autostradali».

Sono circa 4.000 i dipendenti delle società concessionarie di tratte autostradali interessati al rinnovo di concessioni già scadute. Lo riferiscono i sindacati stessi sottolineando che rappresentano «un quarto del totale del complessivo del settore» a questi si aggiungono quelli coinvolti da «probabili ulteriori riorganizzazioni delle concessioni autostradali a partire dalla ventilata revoca di Autostrade per l'Italia».

«Questa situazione - spiegano le sigle sindacali- ci impone l'obbligo di fissare soluzioni che evitino ai lavoratori di subire conseguenze derivanti dall'assenza di regole e dalle scelte scellerate perpetrate da altri». E denunciano che « le associazioni datoriali continuano ad avere un atteggiamento inaccettabile che indica una deriva del sistema di tenuta della rappresentanza, mettendo in discussione l'affidabilità di coloro che hanno tratto vantaggio da un sistema protetto e che oggi non ne vogliano tenere conto, assumendosi responsabilità nei confronti delle proprie maestranze». 

 
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