Aristide Merloni: “Nessuna decisione
se andare avanti da soli o con un partner”

Aristide Merloni: “Nessuna decisione se andare avanti da soli o con un partner”
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Mercoledì 7 Maggio 2014, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 18:54
FABRIANO - Per Indesit si cerca un partner ma “se andiamo avanti da soli o se ci sar una integrazione, una fusione o una vendita” non ancora deciso, dice Aristide Merloni, azionista della holding di famiglia Fineldo e tutore del padre Vittorio. “Può anche essere che decidiamo di andare avanti stand alone, è ancora tutto da vedere”. “Non è incassare quello che ci interessa”, puntualizza Aristide Merloni. “Quello che ci interessa e tutelare le persone che lavorano in Indesit Company” e “la tutela del territorio”.



Queste solo le priorità per la famiglia, sottolinea a margine dell'assemblea degli azionisti: poi “bisogna vedere se e quale operazione possa essere fatta”. Al momento, con le trattative in corso con grandi gruppi internazionali, “non sappiamo se l'operazione si farà e che operazione fare”, aggiunge Aristide Merloni, sottolineando il “contesto difficile di mercato”, e “gli obiettivi e le strutture molto diverse” dei gruppi stranieri che hanno messo gli occhi sulla società di Fabriano: quindi “bisognerà vedere se si riuscirà a trovare una quadra, non c'è ancora nulla di certo. Può anche essere che decidiamo di andare avanti stand alone, è ancora tutto da vedere. Abbiamo una azienda straordinaria che performa meglio degli altri in Europa, non siamo costretti a forzare i tempi. Non c'è ancora alcuna decisione”.



Quanto ai conti di Indesit Company nei primi tre mesi dell'anno, “in questo contesto è stato un buon trimestre”, un “risultato positivo”, considerando che il mercato “è ancora nella tempesta”. Il gruppo ora “attende notizie positive dalla Russia”, e guarda con attenzione all'andamento dei cambi dell'euro il cui rafforzamento ha penalizzato i risultati. Quanto all'ipotesi di ampliare la differenziazione sui mercati è confermato che “Una area di interesse” che il gruppo della famiglia Merloni guarda “da un pò di tempo è il Nord Africa”, una “strategia di lungo termine” fino ad oggi frenata dalle tensioni nei Paesi dell'area.



In Borsa (-1,7%) con perdita di 6,2 milioni in un trimestre

Vendite su Indesit Company in Borsa dopo che il gruppo ha archiviato i conti del primo trimestre 2014 con una perdita netta di 6,2 milioni. Il titolo cede l'1,75% a 10,1 euro. Intanto, Aristide Merloni ha spiegato che l'azienda sta cercando un partner ma è ancora presto per dire “se andiamo avanti da soli o se ci sarà una integrazione, una fusione o una vendita”.



Indesit Company archivia i conti del primo trimestre 2014 con una perdita netta del gruppo di 6,2 milioni (rispetto ad un utile di 4,1 milioni nello stesso periodo del precedente esercizio). L'Ad e presidente Marco Milani rileva “segnali incoraggianti per il resto dell'anno” che “arrivano dalle indicazioni della domanda di mercato soprattutto in paesi dell'Europa Occidentale come l'Italia, che confermano le attese di un 2014 in leggero miglioramento rispetto all'anno precedente”. I conti del primo trimestre 2014 del gruppo di Fabriano si chiudono con ricavi a quota 560 milioni (600 nei primi tre mesi del 2013), ebitda e ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti rispettivamente a 39 milioni (40 nel primo trimestre 2013) e 14 milioni (12 nel primo trimestre 2013). L'indebitamento finanziario netto scende a fine marzo a 499 milioni dai 506 al 31 marzo 2013, ma in rialzo rispetto ai 325,5 milioni al 31 dicembre 2013. “I risultati del primo trimestre attestano l'efficacia delle azioni finalizzate a preservare la redditività del gruppo”, commenta Milani; che spiega: “Il rafforzamento dell'euro rispetto alle valute di paesi importanti per il gruppo come la Russia, la Turchia e l'Ucraina ha penalizzato fatturato e margini. Nonostante questo, la costante attenzione alla riduzione del costo del prodotto e le azioni sul miglioramento del prezzo e del mix di vendita, dovuto a nuovi prodotti di elevate prestazioni ed efficienza, hanno consentito di aumentare la redditività in tutte le aree commerciali in cui opera l'azienda ad eccezione della Russia, penalizzata dal cambio”. Quanto ai “segnali ingoraggianti”, nel primo trimestre del 2014, indica la società, il mercato degli elettrodomestici ha registrato, rispetto allo stesso periodo del 2013, una crescita in Europa Occidentale del 2,3% ed un incremento in Europa Orientale di circa l'1%. Complessivamente la domanda nella cosiddetta Greater Europe evidenzia un miglioramento nell'ordine del 2%.



Ok dell’assemblea alla conversione delle azioni risparmio

Ieri l'assemblea speciale degli azionisti di risparmio di Indesit ha approvato la conversione obbligatoria delle 511.282 azioni di risparmio in altrettante azioni ordinarie. Lo comunica la stessa società in una nota, aggiungendo che la proposta sarà ora sottoposta all'assemblea straordinaria degli azionisti ordinari, che si svolgerà in seconda convocazione oggi (7 maggio). In caso di approvazione dell'operazione, spiega Indesit, i titolari di azioni di risparmio che non abbiano concorso all'adozione della relativa deliberazione (ossia gli azionisti assenti, dissenzienti o astenuti) potranno esercitare il diritto di recesso entro quindici giorni dalla data di iscrizione delle deliberazioni delle due assemblee nel Registro delle Imprese di Ancona. La data sarà comunicata secondo le modalità previste dalle normative vigenti. Il valore di liquidazione riconosciuto agli azionisti di risparmio nel caso di esercizio del diritto di recesso sarà pari a 8,23612 euro per ogni azione. La conversione obbligatoria avrà luogo nella prima decade di giugno previo accordo con le autorità competenti.
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