Affitti universitari, 1 su 7
​non ha contratto regolare

Una studentessa nella sua camera
Una studentessa nella sua camera
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Venerdì 12 Settembre 2014, 17:17 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 15:54
ROMA - L'esercito dei fuori sede torna nelle citt universitarie e ricomincia la battaglia degli affitti. Infatti, ben il 60% abita in appartamento privato, e 1 su 2 divide la propria stanza con uno o pi coinquilini.

Anche se la maggior parte riesce a firmare un contratto, 1 universitario su 7 denuncia irregolarità: il padrone di casa dichiara meno di quanto esige o riscuote l’affitto in nero. E' quanto emerge da una ricerca di Skuola.net su circa 2000 universitari.



"IL CONTRATTO? UN'ODISSEA" Settembre inoltrato, ricomincia l’odissea degli studenti fuori sede costretti a cercare una stanza in affitto nelle città universitarie. Infatti, in pochi riescono ad ottenere una camera nelle residenze universitarie o nei collegi, per cui ben il 60% si rivolge ai proprietari di appartamenti privati. Ma quali sono le condizioni di questi affitti?



La ricerca del portale specializzato Skuola.net su 2mila studenti fuori sede ha messo in luce come 1 ragazzo su 2, per risparmiare, scelga di dividere non solo l’appartamento, ma anche la stessa stanza con altri coinquilini. Il 20% degli intervistati, addirittura, divide lo spazio della camera da letto con due o più persone. Quando si parla di contratti, poi, non sempre tutto è in regola. Uno studente su 7, infatti, confessa che il proprio padrone di casa evita, chi più chi meno, di fare i conti con il fisco. Se il 12%, infatti, dice di pagare l’affitto in nero, più del 2% circa sostiene che il proprietario esige un pagamento maggiore rispetto a quello dichiarato.



Fortunatamente è la maggior parte degli intervistati, più dell’85%, ad affermare di aver firmato un contratto regolare. Ma che tipo contratto viene sottoposto agli studenti universitari? Dopo aver passato in rassegna alcuni annunci di affitto campione pubblicati sui maggiori siti immobiliari ed aver esaminato le condizioni delle offerte, l’inchiesta di Skuola.net ha constatato che gran parte dei proprietari di casa offrono un regolare contratto temporaneo di un anno appositamente pensato per gli studenti, che prevede la possibilità da parte del proprietario di casa di chiedere una caparra in ingresso che, di solito, corrisponde a 2/3 mensilità.



Le richieste da parte dei padroni di casa, poi, sono le più disparate: c’è chi richiede esclusivamente ragazze o esclusivamente ragazzi, o chi dà la precedenza agli affittuari che portano con sé un amico con cui condividere la camera doppia. E c’è anche chi non vuole assolutamente matricole. Chi non ha la fortuna di essere un inquilino con contratto a norma di legge, può denunciare la propria condizione e, grazie al decreto legislativo n.23 del marzo 2011, acquisire enormi vantaggi sia in termini di contratto, sia in termini economici. Ma non tutti sono al corrente di questa opportunità: è il 50% a rispondere di esserne all’oscuro.



Probabilmente, è anche per questo motivo che gli studenti tendono a non denunciare gli affitti in nero, sebbene alla domanda “Perché non denunci il contratto d’affitto in nero”, il 45% circa risponde con un laconico “Non saprei”. Uno su 4, invece, ha paura di perdere l’alloggio, mentre 1 su 5 è convinto che in nero l’affitto costi meno. Il 10% circa, invece, non denuncia perché pensa che le proprie condizioni, con un contratto in nero o in regola, non cambierebbero poi di molto.



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