Antonella Polimeni, prima rettrice eletta alla Sapienza dopo 717 anni: «Il gender gap si combatte all'Università»

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«Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente». Così scriveva Rita Levi Montalcini. Il contesto universitario del Paese deve rappresentare un luogo privilegiato dove sostenere le questioni relative alla parità di genere. La disuguaglianza di genere determina la mancata valorizzazione dei talenti, del sapere, della ricerca. Per contrastare la perdita di talenti è necessario parlare alle giovani ancor prima che arrivino nelle aule universitarie. Bisogna potenziare l’orientamento finalizzandolo ad una maggiore apertura critica e offrire pari opportunità di scelta a prescindere dagli stereotipi cristallizzati. È necessario sostenere chi fa ricerca e introdurre politiche specifiche (sostegno, conciliazione lavoro-famiglia, reclutamento) per diminuire il gender-gap e abbattere gli ostacoli che impediscono il raggiungimento della parità. Creare un ambiente di formazione e lavoro inclusivo permette di accrescere il benessere di tutte e di tutti, consentendo ad ogni persona di esprimere al meglio le proprie qualità e professionalità, contribuendo così al miglioramento del rendimento e della performance dell’Università nel suo complesso.


Antonella Polimeni

Rettrice Università di Roma Sapienza eletta per il sessennio 2020/2026