La certificazione per la parità di genere in azienda, un meccanismo di premialità per le assunzioni al femminile (e dei giovani) nel pubblico come nel privato, la promozione dello studio delle materie scientifiche da parte delle ragazze, e poi asili nido, strumenti per la cura dei più deboli, sostegno all'imprenditorialità femminile. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza spinge l'acceleratore sulla parità di genere individuandola come una priorità trasversale a tutte le 6 missioni che ne formano l'ossatura, da quella sulla digitalizzazione e innovazione, alla transizione ecologica, alle infrastrutture, istruzione e ricerca, all'inclusione, alla salute. Soldi e strumenti nella consapevolezza che una migliore digitalizzazione, infrastrutture più efficienti, livelli di assistenza garantiti, creino quelle condizioni di base per permettere alle donne di alleggerirsi da oneri che tradizionalmente pesano sulle loro spalle e che le limitano sotto il profilo occupazionale.
«Il Piano interviene sulle molteplici dimensioni del divario di genere e si inserisce nel percorso di riforma avviato con il Family Act» spiega il premier Mario Draghi alle Camere annunciando l'avvio entro il mese di giugno della Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 che sarà articolata su 5 direttive: lavoro, reddito, competenze, tempo, potere.
Due i capitoli con i maggiori interventi diretti: quello dedicato all'istruzione e quello sull'occupazione.
#26aprile, Draghi: Vogliamo permettere alle #donne imprenditrici di realizzare i loro progetti. Vogliamo che i lavoratori e le lavoratrici continuino ad acquisire le competenze per le professioni di oggi e di domani #Camera #PNRR
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) April 26, 2021
Il piano interviene però non solo a sostegno delle donne ma punta sulle ragazze con 1 miliardo destinato a favorire l'accesso alle competenze STEM con particolare riferimento alle pari opportunità; un programma nel quale sono coinvolte 370.000 classi ed almeno 2 milioni di studentesse (entro l'Anno accademico 2024/25). Sul fronte dell'occupazione, nella missione 5, il Pnrr poi introduce un'altra importante novità annunciando un intervento normativo per introdurre clausole per l'occupazione di donne e giovani nell'esecuzione di progetti del Recovery.
Nei bandi di gara, cioè, ci saranno vincoli per condizionare l'esecuzione dei progetti all'assunzione di giovani e donne, anche per il tramite di contratti di formazione/specializzazione Un intervento di 400 milioni infine, è dedicato a favore dell'imprenditoria femminile.