Covid, come sarà la prossima estate? Gli esperti si dividono. Galli: «Sono ottimista». Ma per Bassetti «è utopia»

Covid, come sarà la prossima estate? Gli esperti si dividono: e stavolta Galli è ottimista (e Bassetti no)
Covid, come sarà la prossima estate? Gli esperti si dividono: e stavolta Galli è ottimista (e Bassetti no)
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Lunedì 22 Marzo 2021, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 21:04

Che estate sarà sul fronte della pandemia di Covid? Si potrà tornare ad andare in vacanza in sicurezza e senza preoccuparsi di contagi e restrizioni, o l'incubo del virus continuerà? Dopo le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, che ieri ha ostentato ottimismo per la stagione estiva, monta il dibattito su cosa succederà da maggio in poi, specie alla luce del precedente del 2020, quando dopo il lockdown totale di marzo e aprile i contagi scesero drasticamente per poi risalire nella seconda metà di agosto.

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«Per l'estate sono ottimista, sono stato sempre quello più duro e realista che era costretto a dire sempre la verità, ma ora ci sono le ragioni per guardare con più fiducia alle prossime settimane», ha detto ieri Speranza a Domenica In. «Questo però è ancora un momento difficile, dobbiamo conservare tutte le precauzioni ma con il passare delle settimane la situazione andrà gradualmente a migliorare, e già in primavera e poi nel corso dell'estate vedremo un miglioramento significativo. Ma non ci sarà un momento X, sarà un percorso graduale».

E gli esperti che in questi mesi hanno quotidianamente parlato della pandemia e degli scenari, anche su questo si dividono: ed è curioso che la situazione sia completamente ribaltata rispetto a pochi mesi fa. Uno dei medici additati spesso come «aperturisti», ovvero l'infettivologo Matteo Bassetti di Genova, non vede un futuro roseo: «Utopia pensare a una normalità per l'estate», le sue parole, mentre al contrario Massimo Galli, del Sacco di Milano, afferma che «è ancora presto per parlarne, ma sono ottimista».

Esperti divisi: Galli ottimista, Bassetti no

«Voglio essere ottimista per l'estate» come ha detto di esserlo il ministro della Salute Roberto Speranza, mentre «per le prossime settimane dovremo avere pazienza e cautela e questo è un dato di fatto». La terza ondata di Covid-19 «è in marcia, è ripartita e bisogna capire fin dove si è estesa», ha detto Galli ad Agorà. Ma l'epidemia di coronavirus sta rallentando? «I dati degli ultimi giorni sono i soliti dati da weekend - sottolinea l'esperto - Dobbiamo vedere se si mantengono e me lo auguro con tutto il cuore. Comunque sia, quello che vedremo oggi, domani e dopodomani è già delineato, scritto da quello che è accaduto, non lo possiamo fermare. Possiamo fermare, e mi auguro che si stia fermando, un'ulteriore diffusione» dei contagi. E per farlo, avverte Galli, «il vaccino è uno strumento chiave».

La pensa come lui Maria Rita Gismondo: «Pieno accordo» con un messaggio di «ottimismo di cui abbiamo tutti bisogno», ha detto all'Adnkronos Salute la direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze all'ospedale Sacco di Milano, concordando con Speranza che prevede un'estate più serena sul fronte Covid. «Credo che le sue parole si avvereranno», commenta l'esperta. «Stiamo andando incontro alla bella stagione che, come sappiamo, comporta un naturale decremento dei virus respiratori», sottolinea Gismondo.

Questo elemento, «unito alla campagna di vaccinazione che ci auguriamo sarà sempre più spedita - auspica - ci fa ben sperare».

Bassetti: «Speranza troppo ottimista, l'estate è dietro l'angolo»

Al contrario invece il già citato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria: «Sul fatto di essere fiducioso per l'estate, il ministro Speranza è stato forse troppo ottimista. In questo momento è giusto che il ministro della Salute dia messaggi rassicuranti, però dal punto di vista operativo l'estate è dietro l'angolo».

«Dobbiamo ragionare non tanto per l'estate, nella quale credo sia utopico pensare di tornare alla normalità, ma mettere in sicurezza italiani e prepararci per l'inizio dell'autunno», ha detto all'Adnkronos. «L'obiettivo deve essere l'immunità di gregge, 70-75% italiani vaccinati per novembre. Altrimenti potrebbe esserci una quarta ondata davvero pesante - avverte Bassetti - soprattutto se ci arrivassimo senza essere immunizzati».

Chirianni: accelerare vaccinazioni o estate non sarà serena

Diverso il ragionamento di Antonio Chirianni, ex presidente della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e primario emerito di Malattie infettive dell'Azienda ospedaliera dei Colli-Presidio Cotugno di Napoli, secondo cui un'estate serena è impossibile senza aumentare il ritmo delle vaccinazioni: «Se non si fanno, da subito, 500mila vaccinazioni al giorno sarà davvero difficile pensare di passare un'estate serena. Anzi».

«Se osserviamo cosa è accaduto in Sardegna, passata dalla zona bianca a quella arancione in poche settimane, è chiaro che non si può abbassare la guardia - rimarca l'infettivologo - Se facilitiamo il contatto tra le persone, il virus continua a diffondersi. Come sarà l'estate, lo ripeto, dipende da quanti vaccini saremo in grado di fare. La bella stagione avrà i suoi vantaggi come è accaduto lo scorso anno, ma dobbiamo ridurre il numero di casi soprattutto nelle fasce più a rischio e va fatto vaccinando velocemente». 

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