Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

Mercedes si unisce a Stellantis e Total, alleanza franco-tedesca per la supremazia delle betteria d'auto

La fabbrica di batterie
La fabbrica di batterie
di Giorgio Ursicino
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Sabato 25 Settembre 2021, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 17:17

Un passo importante per l’elettrificazione della mobilità. Una mossa strategica per tutta Unione Europea. Dall’asse Francia-Germania per rispondere alla Cina nel campo delle batterie nasce un’intesa che punta alla leadership del settore. Una mossa ineludibile se il Vecchio Continente vuole diventare veramente il primo a liberarsi dei carburanti fossili e ad azzerare la C02. Una joint venture che coinvolgerà di sponda anche il nostro paese dove Stellantis si è impegnata ha costruire una Gigafactory per riconvertire uno degli stabilimenti ex Fiat ed alimentare la produzione italiana di vetture. Una manovra tanto ad ampio raggio che ha dietro l’Eliseo e la cancelleria di Berlino, in soldoni Macron e la Merkel che hanno puntato forte sull’argomento facendo seguire alle parole i fatti. Con investimenti di diverse decine di miliardi di euro. Il futuro dell’industria tedesca dell’auto che ha un’asse di ferro con quella francese.

La Mercedes-Benz, il costruttore che ha inventato l’auto con il motore a scoppio, entra in Automotive Cells Company (ACC), una società paritetica tutta parigina fra Stellantis (è una dote PSA) e TotalEnergies, attraverso la sue affiliata Saft che vanta un’esperienza centenaria nel campo della gestione e lo stivaggio dell’energia. A livello di paese, ammesso che ancora conti, la Francia manterrà la maggioranza, mentre i tre gruppi avranno pari dignità con un terzo del pacchetto azionario ciascuno. ACC è nata ad agosto dello scorso anno, ha il Centro Ricerca e Sviluppo, insieme alle strutture di prova, a Nouvelle-Aquitaine, vicino Bordeaux, e l’impianto pilota a Nersac, sempre in Francia. L’obiettivo è produrre celle e moduli delle batterie (riciclabili al 95%) per una capacità minima a fine decennio di 120 GWh.

Solo l’azienda tedesca, all’epoca, ipotizza di avere una necessita di 200 GWh per equipaggiare i suoi veicoli, vetture e mezzi da lavoro.

La Mercedes porterà alla newco la sua esperienza tecnologica all’avanguardia e le capacità di sviluppo delle celle di fascia alta con il suo impianto pilota di nuova progettazione “Drive Systems Campus” a Stoccarda dal 2023. Prioritaria sarà l’elevata densità di energia e la potenza di ricarica. Per adeguare la JV alle nuove necessità industriali è previsto un investimento aggiuntivo di 7 miliardi finanziato con capitale, debito e “sussidi”. Un ruolo strategico è svolto dalla TotalEnergies che, oltre all’ingente fatturato, vanta competenze, oltre che in campo petrolifero, nell’energia elettrica ed anche nell’idrogeno.

«Questa iniziativa consentirà all’Europa di restare al centro dell’automotive anche nell’era dell’elettrificazione. Celle e moduli saranno a disposizione anche dei clienti», ha dichiarato il numero uno di Daimler e Mercedes Ola Källenius. «La partnership si basa sulla condivisione di competenze e sinergie e garantisce che Stellantis continui a indicare al mondo come muoversi nella maniera più efficiente, conveniente e sostenibile», ha aggiunto Carlos Tavares ceo di Stellantis. Patrick Pouyanné, il presidente di TotalEnergies ha concluso: «L’ingresso di Mercedes in ACC dimostra la credibilità di JV. Questa è una nuova dimostrazione della nostra trasformazione in azienda multi-energetica e una prova concreta della nostra intenzione di ampliare la nostra presenza nel settore dell’elettricità».

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