Vigili assenti a Roma a Capodanno
Renzi attacca: cambiamo le regole

Vigili assenti a Roma a Capodanno Renzi attacca: cambiamo le regole
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Venerdì 2 Gennaio 2015, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 11:09
ROMA - «Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano "per malattia" il 31dic. Ecco perché nel 2015 cambiamo regole pubblico impiego». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che accompagna il messaggio con l'hashtag «#Buon2015».



Ma non erano state depennate? A chi in un messaggio su Twitter gli fa notare che però al momento le nuove regole sul pubblico impiego sono state «depennate» dal Jobs act con uno «strano zapping legislativo», Matteo Renzi risponde: «Prego? Le abbiamo inserite in un disegno di legge che è all'attenzione del Parlamento. Si chiama democrazia».



In Campidoglio non hanno dubbi: quell’83 per cento di defezioni dell’ultima ora, tra i vigili urbani impegnati nei vari turni a cavallo tra San Silvestro e Capodanno, sono l’antipasto di una possibile guerra sotterranea contro l’introduzione delle nuove norme per la concessione del salario accessorio ai dipendenti capitolini, caschi bianchi compresi.



Madia. «Ispettorato ministero Funzione Pubblica subito attivato per accertamenti violazioni e sollecito azioni disciplinari», ha scitto il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, in un tweet preceduto dagli hashtag «#Roma #vigiliassenti». «Avanti» con la riforma della Pubblica amministrazione «per premiare le eccellenze che ci sono e punire gli irresponsabili», ha aggiunto in un altro tweet Madia sempre preceduto dagli hashtag «#Roma #vigiliassenti».




Il Garante per gli scioperi apre un procedimento dopo le massicce assenze dei vigili urbani di Roma. Lo rende noto la stessa Autorità di garanzia per gli scioperi, annunciando che «aprirà un procedimento di valutazione, con riferimento alle massicce assenze dei vigili urbani di Roma la notte di Capodanno».



«Se il comportamento posto in essere dai vigili urbani si traduce in uno sciopero selvaggio, le sanzioni sono quelle previste dalla legge: si va da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 50.000 euro», ha poi precisato al Tg2 Roberto Alesse, Garante per gli scioperi.




Rischio per assenteisti. Come già accaduto in passato, qualora l'Autorità verificasse un nesso causale tra la mobilitazione organizzata dai sindacati, sui quali l'Autorità si era già pronunciata, e le assenze per malattia, che saranno verificate sulla scorta dei dati forniti dall'Amministrazione, «non esiterà ad adottare le sanzioni, che la legge prevede». «Non è accettabile che a subire gli effetti della protesta -sottolinea il Garante- siano i cittadini utenti». La legge 146 del 1990, precisa l'Autorità, «disciplina l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici e solo all'interno delle regole da essa previste possibile scioperare».



I sindacati: non sparare nel mucchio, si faccia chiarezza. «Stigmatizziamo con forza i disagi che si sono verificati nella notte di Capodanno, è nostra opinione che le responsabilità di quanto successo vadano ricercate comunque a 360 gradi, e gli abusi se accertati, puniti.
Anche questa volta non abbiamo in nessun modo dato indicazioni ai lavoratori difformi da quanto previsto dalle norme, contratti e regolamenti». Così in una nota i sindacati Cgil FP, Cisl FP e Uil Fpl. «Pretendiamo che sulla vicenda si faccia totale chiarezza. Anche perché le dichiarazioni di queste ore da parte di amministrazione e governo che sparano nel mucchio finiscono per alimentare polemiche dannose e strumentali che non risolvono i problemi. Quanto sta accadendo non fermerà le nostre rivendicazioni, invece dimostra come sia indispensabile per cambiare le cose ricercare soluzioni condivise con il coinvolgimento dei lavoratori», aggiungono i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e Lazio.


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