Terremoto in Cile, oltre 200 morti
Allarme tsunami nel Pacifico

La devastazione in Cile (foto Saavedra - Ansa)
La devastazione in Cile (foto Saavedra - Ansa)
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Sabato 27 Febbraio 2010, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 23:26
ROMA (27 febbraio) - Prima un violento sisma in Cile, poi l'allarme tsunami per tutta l'area del Pacifico. Terrore e devastazione dopo la scossa di 8,8 gradi della scala Richter alle 3.34 di questa mattina ora locale (7.34 in Italia) con epicentro 91 chilometri a nordest della città di Concepcion. Crolli a blackout anche a Santiago, distante oltre 500 km. Sono 400mila i senzatetto. Evacuata l'Isola di Pasqua abitata da circa 3.800 persone. La Farnesina ha comunicato che al momento non risultano vittime italiane. Il dipartimento di Stato americano ha invitato i cittadini statunitensi che cercano i propri cari ad usare i social network. Colpita anche la città natale di Pablo Neruda, Parral. Il presidente Barack Obama ha detto che gli Usa sono pronti ad aiutare il Cile. La Ue è pronta a sbloccare 3 milioni di euro.



Il sisma ha provocato 214 morti.
Lo ha reso noto il ministro degli interni Edmundo Perez Yoma il quale ha aggiunto di non essere in grado di fornire il numero dei dispersi. Dopo la prima scossa ne sono state registrate altre 50 nelle successive 12 ore, nessuna delle quali inferiore alla magnitudo 5.0, tutte lungo in una linea di circa 500 km. Il terremoto di oggi è inferiore solo al sisma di magnitudo 9,5 che nel 1960 provocò 1.655 morti.



«Dei feriti per ora non teniamo il conto», ha ammesso la presidente Michelle Bachelet. Che, dopo aver organizzato i primi soccorsi per ovviare alle comunicazioni telefoniche interrotte e all'interruzione dell'energia elettrica e dell'erogazione dell'acqua attraverso un Comitato d'emergenza, ha visitato le zone più colpite. Sia per la Bachelet che per il presidente eletto Sebastian Pinera, l'imprenditore più ricco del Paese che assumerà il potere l'11 marzo, le vittime sono destinate ad aumentare. «È il terremoto più devastante subito dal Cile negli ultimi trent'anni», ha detto Pinera, dopo essersi incontrato con il ministro degli interni Edmundo Perez Yoma, al quale ha offerto l'immediata collaborazione di tutto il suo «futuro governo» per la ricostruzione del Paese.



Disastri immani. Soprattutto nella regione del Maule, la zona dell'epicentro: solo qui le vittime sono state oltre 80. Nella città principale, Concepcion, sono crollati due alti edifici, molte case sono state sventrate, le strade si sono 'apertè e sono scoppiati incendi, mentre nel vicino porto di Constitucion un'enorme ondata ha seminato morte e distruzione.



Subito dopo il sisma è stato lanciato un allarme tsunami, il primo che dal 1964 coinvolge tutto il Pacifico. Un'onda tsunami alta oltre due metri ha raggiunto la costa cilena nelle città di Talcahuano, Valparaiso e Coquimbo. A Constitucion la gente è scappata sulle colline circostanti la città prima che un'onda di otto metri d'altezza invadesse il porto e il centro della cittadina che ha 50 mila abitanti. Un'altra onda di tsunami è stata confermata nell'isola Juan Fernandez dove si registrano gravi danni. La cantante pop Barra, che vive sull'isola di Robinson Crosue, ha detto per telefono di essere fuggita sulle alture e che si registrano tre persone scomparse. La «ruta 5», la strada statale che collega tutte le principali località della regione del Bio-Bio, la più colpita dal sisma, è interrotta in vari punti nelle due direzioni. L'allarme riguarda l'intera costa occidentale del Cile e quella del Perù e a scopo cautelativo anche all'Ecuador. Si parla di allerta tsunami fino al Giappone, le coste del Pacifico della Russia e le Filippine.



Timori per nube tossica. Un impianto chimico di Colina, comune a nord di Santiago, ha subito gravi danni e si teme che una nube tossica possa scaturire della fabbrica da un momento all'altro. «Un violento incendio è scoppiato nella fabbrica - ha detto il dirigente dell'impianto chimico provincia di Chacabuco, Igor Garafulic - Viviamo ore di ansia. Tutte le persone che vivono attorno allo stabilimento sono state evacuate».



Persone intrappolate nelle macerie. Una decina di persone sono state estratte dalle macerie di un edificio di 14 piani crollato nel centro di Concepcion, 513 km a sud da Santiago, mentre tra 130 e 150 persone sarebbero intrappolate. Lo dicono testimoni citati da siti cileni. L'edificio era nuovo di zecca visto che era stato consegnato ai proprietari degli appartamenti l'anno scorso ed è abitato solo al 50%. Dei 14 piani ne sono rimasti solo tre, hanno precisato dei testimoni, ricordando che anche la sede del comune, che si trova a duecento metri, è crollata. Il terremoto ha d'altra parte fatto scattare l'emergenza alla facoltà di chimica della città, dove si sono verificate alcune esplosioni viste le sostanze custodite nel luogo. Uno dei ponti dell'area, chiamato di Llacolen, è abilitato solo ai pedoni e alla circolazione di ambulanze e veicoli d'emergenza. Gli abitanti della zona costiera sono d'altra parte tornati gradualmente nelle proprie abitazioni dopo il cessato allarme tsunami, che aveva fatto fuggire verso l'interno gran parte della popolazione.



Twitter tv: 269 persone evase dal carcere di Chillan, località nell'entroterra cileno 140 chilometri a sud di Talca. Lo scrive in un messaggio Twitter il sito del canale all news della tv pubblica cilena, Tvn 24H, affermando che la notizia è stata confermata dalla gendarmeria. Quattro degli evasi sono morti. Tre sono stati colpiti dagli spari delle guardie di sicurezza e un quarto è rimasto bruciato vivo nell'incendio provocato dagli stessi fuggiaschi. Almeno 70 degli evasi sono stati catturati, gli altri 600 reclusi rimasti nel penitenziario, hanno cominciato a essere trasferiti in un altro carcere.



La situazione a Santiago del Cile. Intorno alle 10 ora italiana, le 5,30 locali, è stata ripristinata la corrente elettrica a Santiago del Cile. Lo ha riferito un'italiana che si trova in un hotel del centro nella capitale cilena. Persistono, invece, ha riferito ancora la testimone, difficoltà con le linee telefoniche, mentre non ci sono problemi con l'acqua. L'aeroporto internazionale è stato chiuso e tutti i voli sono stati cancellati fino a nuovo ordine in seguito al sisma.



Stato d'emergenza alle Hawaii, via le navi da Pearl Harbour Obama si mobilita. Il governatore delle Hawaii, Linda Lingle, ha proclamato lo stato di emergenza nell'arcipelago, che rischia di essere investito dallo onde anomale di uno tsunami. Le autorità non escludono possano arrivare anche onde

di oltre 3,5 metri. L'aeroporto principale è chiuso, come tutte le strade vicine alle coste. Intanto è stato deciso di mandare al largo le navi del porto di Pearl Harbor, sull'isola di Oahu, dove si trova il comando della flotta Usa per il Pacifico. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama segue minuto per minuto l'allarme tsunami: lo indica con un messaggio Twitter il suo portavoce, Robert Gibbs. Nel suo messaggio, Gibbs segnala che Obama, che alle Hawaii è nato e vissuto, intende seguire da vicino anche la situazione in Cile.



Salvi cantante italiana e suo manager. Stanno bene la cantante Simona Galeandro, vincitrice del Festival di Castrocaro 2008, e il suo manager Nazzareno Nazziconi, che erano in Cile al momento del terremoto.



Un sisma di magnitudo 6.3 Richter ha colpito anche l'Argentina: due morti, anche un bimbo. Un bambino di otto anni è morto e due altri suoi compagni sono rimasti feriti a causa del crollo di una parete della casa dove stavano giocando, avvenuto pochi minuti dopo la scossa di terremoto di 6,1 gradi della scala Richter, che ha colpito attorno al mezzogiorno locale (le 16 in Italia), la regione di Salta, nel nord est del Paese. L'incidente è accaduto nella località La Merced, a circa 25 chilometri dalla città di Salta, a 1.600 chilometri al nord ovest di Buenos Aires. Morto anche un uomo di 53 anni a causa del crollo della sua casa. L'epicentro del sismo, che secondo gli esperti non è la conseguenza di quello cileno, è stato individuato nei pressi della città, dove la scossa ha provocato anche una grossa crepa nella Cattedrale locale. Nella stessa vengono venerate immagini del 'Signore dei miracolì, ritenuto il protettore di Salta dopo il terremoto che l'ha colpita nel XVIII secolo.



Terremoto in Giappone nella notte. Un sisma di magnitudo 6,9 ha colpito l'isola di Okinawa e l'intera prefettura, nell'estremo sud dell'arcipelago giapponese, alle ore 5.31 locali di sabato (21.31 di venerdì in Italia), spingendo la Japan metereological agency (Jma) a lanciare l'allarme tsunami con onde alte fino a 2 metri e a invitare la popolazione ad allontanarsi dalla costa. Poi l'allarme è rientrato.
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