Decapitata a colpi di coltello
La polizia uccide il compagno killer

Decapitata a colpi di coltello La polizia uccide il compagno killer
di Marco De Risi
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Domenica 24 Agosto 2014, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 09:50

ROMA - Una donna decapitata e il suo assassino che si scaglia con un coltello contro la polizia che, per fermarlo, costretta a sparare

Una scena da film horror che si è consumata questa mattina in via Birmania, all’Eur. Poco dopo le 11, i vicini hanno chiamato il 113 per segnalare grida e trambusto in un villino. Gli agenti hanno trovato la porta dell’abitazione chiusa. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno aperto la porta.

In terra una scena raccapricciante: il cadavere di una donna colpita da diverse coltellate e decapitata. All’interno anche l'assassino, presumibilmente il suo compagno. L’uomo si è scagliato con una mannaia contro gli agenti delle volanti. Quest’ultimi sono stati costretti a sparare. L’assassino è stato ferito da un colpo di pistola. E’ stato trasportato da un’ambulanza al Sant’Eugenio dove è arrivato morto.

L'uomo, Federico Leonelli, 35 anni, sarebbe il figlio di un alto funzionario delle forze armate ed era un amico dei proprietari, ospite da un paio di mesi nella villetta. Quando la famiglia dei proprietari è partita per le vacanze, lui è rimasto a casa. Gli uomini della squadra mobile di Roma stanno ora completando la perquisizione nella speranza di trovare elementi che possano far capire il perché del gesto.

Tra lui e la donna uccisa, Oksana Martseniuk, ucraina di 38 anni, che lavorava come colf nella casa, non ci sarebbe infatti alcun rapporto pregresso. Nè ci sarebbero state da parte della donna denunce per stalking, minacce o altro.

"Ho sentito la voce di una donna che strillava. Ho avvisato subito il padrone di casa che ha dato l'allarme alla polizia". Questa la testimonianza di uno dei domestici della villa che sorge accanto a quella del delitto. "Questa mattina intorno alle nove abbiamo sentito un forte rumore - racconta - e così siamo usciti di casa per controllare la situazione. All'arrivo della polizia abbiamo messo a disposizione una scala per poter scavalcare il cancello della villa da dove erano partite le urla".

Vige comunque in via Birmania uno stretto riserbo da parte degli investigatori e delle persone che vivono nelle lussuose ville tra il centro di Roma ed il litorale. "Io stavo dormendo", dice un altro dei collaboratori domestici che presta servizio nelle abitazioni.

"Non posso dire nulla, chiedete agli investigatori", ha detto invece il medico legale uscendo dalla villa dell'orrore, particolarmente provato dopo ore di lavoro.

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