Rifiuti, governo ko e decreto rinviato
Esecutivo vota contro Prestigiacomo

Concitazione sui banchi del governo (foto Mauro Scrobogna - Lapresse)
Concitazione sui banchi del governo (foto Mauro Scrobogna - Lapresse)
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Mercoledì 20 Luglio 2011, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 00:26
ROMA - Governo di nuovo battuto alla Camera sul decreto rifiuti, quando con i voti della sola opposizione passata una parte di una mozione dell'Idv su cui il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, aveva espresso parere favorevole, ma contro cui hanno votato i deputati di maggioranza e tutti i ministri. Prestigiacomo si è astenuta mentre tutti i membri del governo in aula votavano no. Il testo dell'Idv, su cui comunque il ministro aveva espresso parere favorevole, è passato con 287 no, 296 sì e sei astenuti. Dai banchi di opposizione si è ripetutamente urlato «Dimissioni, dimissioni».



Il ministro Prestigiacomo aveva reso parere favorevole contro la volontà del resto dei rappresentanti dell'Esecutivo che hanno espresso parere negativo su indicazione dei rappresentanti di Pdl e Lega nel comitato dei Nove che avevano dato a deputati della maggioranza e ai rappresentanti del governo l'indicazione di votare contro. Fra lo stupore generale, una parte dei deputati di maggioranza ha invece votato a favore della mozione, mentre il ministro Prestigiacomo si asteneva su un testo sul quale aveva, solo pochi secondi prima, espresso parere favorevole.



Il primo a stupirsi dell'inedita scena è stato il presidente Gianfranco Fini. «Ricordo ai colleghi che il governo aveva reso parere favorevole...» ha detto. Alla fine il governo è risultato battuto per 296 voti a favore e 287 contrari (sei astenuti) e la mozione dell'Idv è passata. La scena si è ripetuta sulla mozionedell'Api, sulla quale il governo è stato nuovamente battuto: anche quando il ministro Prestigiacomo ha reso parere favorevole, maggioranza e membri del governo hanno votato contro. Successivamente, su altre mozioni, come quella dell'Udc e del Pd, a fronte del parere favorevole del governo, ministri, sottosegretari e deputati della maggioranza hanno espresso un voto di astensione. Il Pdl ha ritirato la propria mozione. In aula è un continuo di conciliaboli tra membri di maggioranza e membri del governo.



«Qualcuno dovrebbe informare il ministro Prestigiacomo che la maggioranza sta votando contro i suoi pareri» sulle mozioni in materia di rifiuti «per avere il voto della lega su Papa». Così il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, che ha chiesto la parola in Aula per sottolineare che in più occasioni sulle mozioni mentre il ministro dà parere favorevole, il Pdl e la Lega si astengono.



«No, non mi sento sconfessata - dice il Stefania Prestigiacomo - Oggi è una giornata di particolare confusione ed è evidente che ci sono stati voti pasticciati, di cui mi rammarico, ma non mi sento sconfessata perchè non posso certo cambiare idea sul parere ad una mozione che chiede che i soldi per la Campania siano spesi con trasparenza. C'è stata anche molta strumentalità da parte dell'opposizione. Ho mantenuto fede ai miei pareri, convinta che fosse giusto. Ma non è successo nulla di drammatico. Forse tutto è da addebitare alla giornata particolarmente tesa».



«Il governo è vittima di un colpo di sole. Prima dà parere favorevole poi vota contro la mozione. Un gioco di pessimo gusto, un'offesa a un milione di cittadini napoletani che vivono in mezzo ai rifiuti. Non vorremmo che questa sceneggiata patetica fosse il frutto di un patto scellerato tra Lega e Pdl che prevede l'affossamento del decreto rifiuti per compiacere la Lega in cambio del voto contro l'arresto di Papa. Se così fosse questi signori avrebbero svenduto la dignità del Parlamento. Ci auguriamo che non sia così anche perchè altrimenti i cittadini li ricoprirebbero di insulti», afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.



La Camera alla fine ha dato il via libera al rinvio del decreto legge sui rifiuti in commissione, come chiesto nuovamente dal relatore Agostino Ghiglia (Pdl). Il decreto ritorna in commissione Ambiente la prossima settimana. La maggioranza sembra decisa a far decorrere i termini per la conversione, e comunque a valutare gli effetti del decreto dopo l'apertura del Consiglio di Stato. Senza la conversione in legge del provvedimento, che scade il 30 agosto, la situazione sul trasferimento dei rifiuti fuori regione ritorna quella che era prima della sentenza del Tar Lazio, che ne aveva bloccato la circolazione. Questo grazie all'ordinanza di sospensione di quella sentenza da parte del Consiglio di Stato (da cui è atteso un giudizio di merito il 6 dicembre), che di fatto apre al trasporto extra-regionale della spazzatura.



La richiesta di rinvio in commissione «senza alcuna motivazione è frutto di uno scambio tra Lega e Pdl: via il dl in cambio del no all'arresto di Alfonso Papa - accusa Franceschini - Dietro il rinvio c'è la paura delle divisioni della maggioranza ma anche un prezzo da pagare e il prezzo da pagare è il voto di questo pomeriggio su Papa: i rifiuti di Napoli in cambio del voto della Lega all'arresto di Papa. Gli italiani e i napoletani devono sapere che viene rinviato in commissione il decreto rifiuti per consentire, con il comodo scudo del voto segreto, che venga respinto l'arresto di Papa. Il tutto nascosto dietro l'ipocrisia di far chiedere ai Responsabili il voto segreto ma gli elettori padani non dimenticheranno la vigliaccheria dei guerrieri padani che si nascondono dietro il voto segreto».



Replica il presidente dei deputati della Lega, Marco Reguzzoni: «Franceschini ha insultato la Lega e la maggioranza in questo Paese, quello che mi ha offeso e ha offeso l'intelligenza è l'insinuazione che lei ha fatto mettendo le mani avanti. State preparando un voto dei vostri parlamentari a scrutinio segreto». Reguzzoni ha ricordato le indagini riguardanti Filippo Penati. Quanto al decreto, il capogruppo della Lega ha ribadito che «noi vogliamo che i rifiuti di Napoli vengano risolti a Napoli e non siano inviati da nessuna parte. Avete voi la responsabilità storica di aver messo in ginocchio una grande città come Napoli».



«Il governo è in stato confusionale. Vedo che vuole andare avanti, ma così fa male al Paese - dice il leader Udc Pier Ferdinando Casini - Quello che è successo stamattina in aula è inammissibile. Nella mia lunga esperienza parlamentare non mi è mai capitato di vedere un governo che dava parere favorevole e poi votava contro. O c'è un problema del ministro Prestigiacomo e allora se ne deve andare lei, ma non mi sembra o c'è un problema del governo, come credo, perchè è in stato confusionale». Quanto allo scambio tra il Pdl e la Lega «è ovvio che c'è», afferma Casini, dicendo di condividere quanto detto da Franceschini.



Prestigiacomo: l'attacco di Franceschini alla Lega «non c'entra niente con il merito del decreto sui rifiuti sul quale la Lega già da ieri aveva ben fatto capire qual è la sua posizione. Franceschini ha preso proprio un abbaglio - ha detto il ministro - In Aula non è successo niente di drammatico. Oggi c'è una particolare tensione». In merito al cambio di voto rispetto al parere espresso sulle mozioni, Prestigiacomo ha fatto presente che «anche l'opposizione ha più volte cambiato idea su come votare. Ho valutato le mozioni paragrafo per paragrafo».