Tragedia a Refrontolo, i testimoni
"Un Vajont in miniatura"

Tragedia a Refrontolo, i testimoni "Un Vajont in miniatura"
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Domenica 3 Agosto 2014, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 12:36
REFRONTOLO (TREVISO) - Un piccolo Vajont: cos i testimoni descrivono la bomba d'acqua che questa notte ha colpito il Molinetto della Croda a Refrontolo.



Lungo l'asse del torrente Lierza erano radunate un centinaio di persone. In pochi istanti il fortunale ha travolto il tendone trascinando persone, suppellettili e le auto parcheggiate. «Come una lama, il turbine d'acqua ha spazzato via tutto - raccontano i testimoni - compresi un paio di container».





La fuga disperata Prese dal panico decine di persone, chi in gruppo, chi singolarmente, hanno cercato di mettersi al sicuro individuando possibili vie di fuga, ma nella confusione qualcuno è finito invece nella trappola dell'acqua, che scendeva impetuosa, e del fango. Ad evitare un disastro maggiore - racconta la gente - la presenza di spirito di alcuni abitanti che hanno fatto fuggire la gente che usciva dalla festa paesana nelle aree a monte del torrente, mentre sono stati bloccati quanti tentavano di fuggire a bordo delle auto, che a valle sarebbero inevitabilmente stati inghiottiti dal torrente.



Un'onda di oltre tre metri La bomba d'acqua è piombata sull'area con un'onda di altezza stimata in oltre 3 metri. Secondo una prima ricostruzione della Protezione Civile, la pioggia intensissima avrebbe trovato un 'tappo' di materiale e balle di paglia su un ponticello a monte del torrente Lierza, provocando così l'esondazione. La violenza dell'acqua ha travolto persone, suppellettili, auto, provocando smottamenti del terreno e divellendo gli alberi. Cessata l'onda d'urto, il parcheggio vicino alla sagra era ancora sommerso da due metri e mezzo d'acqua, che a fatica sono defluiti nella notte.



I soccorsi Subito sono scattati gli interventi dei Vigili del fuoco e della Protezione civile che hanno messo in sicurezza la zona, l'hanno interdetta al traffico e hanno portato prima bulldozer, per ripristinare la viabilità, e poi ambulanze, per permettere di trasportare i feriti, una ventina, di cui uno grave. Da metà mattinata un sole beffardo sta illuminando la zona e quanti ancora lavorano, le numerose troupe di radio e televisioni nonchè gli immancabili curiosi, tra cui intere pattuglie di appassionati di ciclismo che hanno reso difficile la viabilità tra i paesetti contigui a Refrontolo..




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