Mps, battaglia in Parlamento. Il governo riferirà alla Camera. Napolitano: fiducia in Bankitalia

Una filiale della banca Monte Paschi di Siena a Napoli (foto Ciro Fusco - Ansa)
Una filiale della banca Monte Paschi di Siena a Napoli (foto Ciro Fusco - Ansa)
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Giovedì 24 Gennaio 2013, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 00:02
ROMA - Lo scandalo derivati affonda Mps in Borsa. Il titolo della banca toscana ha perso oggi l'8,19% a 0,23 euro, dopo il tonfo dell'8,4% di mercoled, zavorrato dallo scandalo dei derivati, gli strumenti finanziari utilizzati dal precedente vertice dell'istituto guidato da Giuseppe Mussari per abbellire i conti. Piazza Affari ha chiuso invece la seduta segnando +1,01%. E' sceso a quota 258 il differenziale Btp-Bund, in calo rispetto alla chiusura di ieri a 265.



Con la debacle di ieri e oggi il titolo Mps ha praticamente annullato il rally messo a segno nelle ultime settimane dopo l’applicazione soft dei requisiti patrimoniali di Basilea III, annunciata il 7 gennaio. Con il tonfo di oggi le perdite delle ultime tre sedute arrivano a oltre il 20%. Oggi scambiati 821 milioni di pezzi, pari al 7% del capitale, contro il 6% della vigilia e il 5% del giorno prima.



Monti: Grilli risponderà in Parlamento. «Il ministro dell'Economia è a disposizione per rispondere al Parlamento», ha detto il premier Mario Monti parlando della vicenda Mps.



«Nessun problema di vigilanza».
«No» è sta la risposta di Monti a chi gli chiedeva se la vicenda Mps metta in risalto un problema di vigilanza bancaria.



«Il sistema italiano bancario ha retto meglio di quello di altri Paesi» ha aggiunto Monti.



«È importante sottrarre questa tematica del Monte dei Paschi dalla confusione che si sta creando attorno ad essa per evidenti ragioni», ha aggiunto Monti. «Mi sembra - ha sottolineato il premier - che qui non sia in questione il tema dei controlli». Piuttosto Monti ha invitato a sottrarre la vicenda Mps dalla «confusione» creata per «evidenti ragioni» di campagna elettorale e definisce «fantasie» ogni comparazione tra i Monti-bond e il gettito dell'Imu. Tanto pìù, osserva Monti, che «la sottoscrizione dei nuovi strumenti finanziari non è avvenuta perché ancora non si sono verificate le condizioni necessarie per completare l'operazione». Quindi, conclude, «è un tema che non sussiste».



Grilli attacca Bankitalia: non è un fulmine a ciel sereno. «La situazione di Mps non è una novità, non è un fulmine a ciel sereno - ha detto oggi il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli - Conoscevamo le sue problematicità già da un anno. Non ho evidenza di problemi in altre banche. Sui controlli dico solo che sono di competenza di Banca d'Italia».



«Non c'è alcun contrasto fra la Banca d'Italia e il Tesoro ma piena collaborazione», hanno poi sottolineato in serata fonti di palazzo Koch.



«Totale e assoluta fiducia nella Banca d'Italia è stata poi espressa dal ministro dello Sviluppo, Corrado Passera. «Ho vissuto - ha aggiunto l'ex numero uno di Intesa Sanpaolo - la competenza con cui il sistema» bancario «è stato seguito» da via Nazionale «anche

in fasi criticissime».



Ad oggi, la sottoscrizione dei "Monti-bond" da parte di Mps «non è avvenuta, perché non si sono ancora verificate alcune delle condizioni necessarie per completare l'operazione», ricorda intanto il ministero dell'Economia, in una nota, facendo riferimento . In particolare, «occorre in primo luogo l'adozione da parte dell'assemblea degli azionisti di Mps, convocata per domani venerdì 25 gennaio, della delibera che delega il Consiglio di amministrazione ad effettuare l'aumento di capitale al servizio dell'eventuale conversione in azioni dei Nuovi Strumenti Finanziari». In secondo luogo, «l'acquisizione da parte del Mef del parere della Banca d'Italia che dovrà pronunciarsi, tra l'altro, sull'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica dell'istituto di credito».



Ieri l'istituto aveva precisato che la richiesta dei 500 milioni di Monti bond in più (per un totale di 3,9 miliardi) effettuata a fine novembre è legata alle perdite addizionali sul portafoglio titoli (3,2 miliardi a fine settembre 2012).



Napolitano: Mps questione grave, fiducia in Bankitalia. «E' una questione grave e se ne sta occupando la Banca d'Italia» ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai giornalisti che gli chiedevano una valutazione sulla crisi di Mps. «Non sono esperto di banche, ma se la questione è grave bisogna occuparsene. E io ho piena fiducia nella Banca d'Italia».



Bankitalia accusa, la procura in campo.
Sullo scandalo della banca più antica d'Italia ieri era intervenuta via Nazionale. E' stata «celata la vera natura delle operazioni» ha accusato. Anche la Procura scende in campo. Continua a leggere



Bersani: nessun imbarazzo, dal 2001 battaglia sui derivati. «La destra deve inventarsi ogni cosa, ma dal 2001 il Pd è impegnato in una battaglia parlamentare sui derivati mentre la destra stia zitta e si vergogni - ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - Il Pd non si è mai occupato in quanto tale di banche, noi facciamo politica. E' una vicenda che suscita preoccupazione ma nessun imbarazzo, le banche sono gestite da privati, come in tutte le banche c'è una fondazione composta anche da Comune e Provincia. Non ci siamo mai occupati di banche».



Berlusconi: non mi espongo. «Non conosco la situazione e non voglio espormi a dare un giudizio su una situazione che non conosco - ha detto oggi Silvio Berlusconi - Io ho un legame particolare con Monte dei Paschi perché grazie a loro potei costruire Milano due e Milano 3, il legame era tale per cui risultai come l'unica società con cui la banca concedeva mutui premiando la mia puntualità nei pagamenti. E' un istituzione cui voglio bene». Riferendosi agli attacchi del Giornale, il Cavaliere ha detto: «Io sottolineo che il Giornale è indipendente, non ho responsabilità per quello che scrive il Giornale».



Alfano sul blog. «Ci dovrebbe essere un'immediata chiarificazione parlamentare di ciò che il governo e la sinistra italiana hanno fatto sul Monte dei Paschi di Siena. Nella prossima legislatura vanno istituite delle commissioni speciali». Lo ha detto Angelino Alfano a blogo.it. «Il Pd - ha evidenziato - non può comportarsi come se sia precipitato ora da Marte sulla Terra. Dovrebbe spiegare agli italiani tutto quello che sa sulla storia del Mps».



«Voglio una commissione d'inchiesta su Mps». Lo chiede Beppe Grillo. «Bisogna identificare i responsabili del più grande crac finanziario d'Italia, peggiore di quello della Parmalat. Si sono mangiati 14 miliardi di euro e i responsabili sono un partito preciso, ben definito. E poi chiedere a chi doveva controllare, come la Consob, come mai non ha controllato».
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